Infrastrutture, Salini Impregilo scommette sulla nuova Via della Seta
di Pietro Roth
1 min, 28 sec
Romiti: " In Medio Oriente, ci sono piani per creare una megalopoli che comporteranno molti investimenti"
Salini Impregilo pronta a cogliere le opportunità offerte dalla China Belt and Road Initiative, un massiccio programma per lo sviluppo dei collegamenti infrastrutturali che possano facilitare gli scambi commerciali tra i paesi dell’Unione Europea e quelli asiatici. Non solo progetti essenziali per gli scambi industriali, come ferrovie, ponti, porti e strade, oltre a opere che garantiscono l’approvvigionamento energetico, ma anche iniziative per facilitare la mobilità delle persone.
Un piano che si prospetta come una grande occasione di crescita per le aziende italiane che, nel settore delle infrastrutture, potrebbero beneficiare di una dimensione più grande ed un ruolo più competitivo acquisito grazie a Progetto Italia, l’operazione di consolidamento industriale del Paese lanciata da Salini Impregilo.
Parlando all’evento “Belt & Road Initiative 2 – The New Silk Road” a Milano, Paolo Romiti, Director Domestic and International Business Development Salini Impregilo, ha dichiarato che l’interesse del Gruppo è naturale visto che ha già lavorato a progetti che sono stati precursori dell’iniziativa. “Con la (nuova) via della seta, ci sarà uno sviluppo di infrastrutture che oggi non esiste”, ha affermato. “Abbiamo lavorato in Kazakistan, in Turchia e siamo interessati alla Polonia”, ha affermato. “Operiamo in Medio Oriente. Il Golfo ha visto una grande espansione: prima in Qatar e ora in Arabia Saudita. In Medio Oriente, ci sono piani per creare una megalopoli che comporteranno molti investimenti”.
Salini Impregilo, negli anni, ha realizzato infatti infrastrutture strategiche per lo sviluppo economico asiatico. Tra queste il Western Europe – Western China International Transit Corridor, un corridoio stradale, parte dell’antica Via della Seta, che attraversa il Kazakistan per 410 chilometri, e collega l’Europa con la Cina, ma anche la diga di Ertan in Cina, una delle prime e più imponenti dighe del Paese; e la diga di Xiaolangdi, sempre in Cina.
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