Inchiesta Genova, Gambino: "Mi autosospendo da FdI ma resto consigliere comunale"
di Stefano Rissetto
Nella prima seduta consiliare della sindacatura Salis, in programma nel pomeriggio, Gambino sarà quindi regolarmente al suo posto in Sala Rossa

Sergio Gambino, ex assessore alla Sicurezza e rieletto consigliere comunale, si è autosospeso da Fratelli d’Italia in conseguenza dell’indagine avviata dalla Procura di Genova, che lo ha iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di corruzione.
La posizione di Gambino è riassunta in una nota diffusa dal suo avvocato Rachele De Stefanis: “Pur certo di poter fornire la prova della correttezza di ogni mio comportamento, ho deciso di auto sospendermi dal mio partito di appartenenza, Fratelli d’Italia. Ho preso questa decisione per il profondo rispetto che nutro per le persone e per i valori fondanti del partito stesso. Proseguirò, invece, nel mio percorso di consigliere comunale per adempiere, con la trasparenza che mi ha sempre contraddistinto, al mandato che i cittadini mi hanno conferito”.
Nella prima seduta consiliare della sindacatura Salis, in programma nel pomeriggio, Gambino sarà quindi regolarmente al suo posto in Sala Rossa.
L'accusa a carico di Gambino riguarda la diffusione, in prossimità delle elezioni comunali, di notizie inerenti un procedimento riguardante un incidente stradale in cui era rimasta coinvolta l'allora candidata e oggi sindaco di Genova Silvia Salis. Oltre a questo, l'indagine tratta anche di episodi di asservimento delle funzioni da parte dell'ex assessore in favore di quattro imprenditori in relazione a pratiche amministrative sui settori dei pubblici spettacoli, della viabilità, del trasporto pubblico nonché nell'affidamento di contratti pubblici relativi all'assistenza residenziale e accoglienza di persone appartenenti a categorie socialmente vulnerabili.
L'avvocato De Stefanis aggiunge in una nota: "Abbiamo letto le contestazioni ipotizzate nel decreto di perquisizione e credo che potremo fornire tutti i chiarimenti necessari agli inquirenti, in quanto il mio cliente è sicuro di aver sempre agito nella massima trasparenza. Quanto alla notizia riportata da alcuni organi di stampa secondo cui Gambino ordinò al capo dei vigili un dossier per screditare Salis tengo a precisare che non abbiamo letto alcuna contestazione formulata in questi termini od aventi ad oggetto presunte attività di dossieraggi".
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