“Il simbolo di Toti sui post delle mascherine? La Lega non l’avrebbe mai fatto: Cambiamo inizia a sgomitare”

di Antonella Ginocchio

2 min, 46 sec

A Fuori Rotta Rosson, capogruppo del Carroccio nel Consiglio provinciale della Spezia, prende le distanze dalle “arancioni” Cavo e Lauro

“Il simbolo di Toti sui post delle mascherine? La Lega non l’avrebbe mai fatto: Cambiamo inizia a sgomitare”

Il simbolo di Toti sul post che promuove la distribuzione delle mascherine? Io non l’avrei fatto. La Lega non fa queste cose”. E’ netto Alessandro Rosson, capogruppo della Lega nel Consiglio provinciale della Spezia, che interviene via Skype a Fuori Rotta, nella puntata andata in onda venerdì 8 maggio alle 21. “Capisco la voglia di protagonismo di tutti in campagna elettorale”, aggiunge, non senza ironia, il capogruppo che puntualizza: “Ricordo che la Lega è azionista di maggioranza nel governo della Liguria. L’iniziativa della distribuzione delle mascherine è meritevole”. Ribadisce: Cavo ha indicato il simbolo di Cambiamo incautamente”. Rosson, dopo avere ricordato che anche il consigliere Lilli Lauro, sempre di Cambiamo, ha fatto un’operazione simile a quella di Cavo, evidenzia che la distribuzione delle mascherine è opera della Regione, non di un singolo gruppo politico, e non trattiene quindi un commento che lascia intendere come in seno alla compagine di centrodestra, se non si può parlare di spaccatura, si evidenzia comunque qualche crepa: “Gli amici di Cambiamo tendono a sgomitare”.

Sulla questione interviene Ferruccio Sansa, giornalista del Fatto Quotidiano, collegato via Skype: “Abbiamo visto dei santini elettorali in cui si associavano malattia e virus alla propaganda elettorale. Le mascherine sono state pagate da noi, con i soldi pubblici, non è giusto metterci sopra un simbolo politico” . Aggiunge: “La Regione Liguria ha affrontato male la crisi perché la sanità è stata depauperata”.

Si affronta poi la questione relativa alla campagna pubblicitaria lanciata dalla Regione in occasione della partenza della fase 2, relativa alla ripresa delle attività e che, in particolare, è sfociata nella “occupazione” per una giornata degli spazi pubblicitari di un quotidiano ligure.

E la prima volta che ciò accade, è la prima volta che un ente acquista totalmente gli spazi pubblicitari del più importante organo di comunicazione ligure”, puntualizza Marco Preve , giornalista di Repubblica, presente in studio.

Il Consigliere del PD, Sergio Rossetti evidenzia che il suo gruppo, al pari di altri, ha fatto un esposto: “ Il danno erariale è dato su due questioni: la prima è che questa comunicazione compie un processo identificatorio tra Toti e la Regione. C’è poi il secondo problema di congruità della spesa: non c’è bisogno di dire la stessa cosa in 22 pagine di un giornale. Sta spendendo i nostri soldi”.

Luca Pastorino, parlamentar di Leu ribadisce che i soldi potevano essere utilizzati in maniera differente, in particolare per necessità sanitarie. E non sta in piedi la difesa secondo la quale “Sanità e comunicazione sono due cassetti diversi”. All’interno del bilancio – precisa - è possibile spostare fondi.

Interviene anche Andrea Pomati, giornalista di Imperia Tv, mittente che fornisce anche alcun servizi alla trasmissione, al pari di Entella Tv.

Nella seconda parte di Fuori Rotta si parla del momento di difficoltà di bar e ristoranti. Intervengono l’assessore comunale Paola Bordilli, il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco ed il vicepresidente di Fiepet Confesercenti, Matteo Zedda che evidenzia la necessità per bar e ristoranti di avere finanziamenti a fondo perduto, sulla scia di quanto sta avvenendo in Piemonte.

Guarad la puntata https://telenord.it/fuori-rotta-08052020