Il SIAP denuncia, "Genova ha bisogno dei Patti sulla Sicurezza per affrontare il degrado sociale"

Il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP) prende posizione contro l’assemblea pubblica organizzata per il 22 gennaio al Teatro Verdi di Sestri Ponente, considerandola una soluzione inefficace per affrontare il disagio sociale causato dalle vibrazioni della Fincantieri e il degrado urbano del quartiere. "Genova ha bisogno dei Patti sulla Sicurezza", dichiara Roberto Traverso, Segretario Generale del SIAP di Genova e membro della segreteria nazionale, chiedendo un confronto istituzionale con il Prefetto per risolvere le criticità. Degli obiettivi di Palazzo Tursi in questa assemblea ha parlato Pietro Piciocchi nella sua intervista a Telenord (RIGUARDALA QUI). 

Critiche all’assemblea – L’incontro, organizzato dal sindaco facente funzioni Pietro Picciocchi e dall’assessore Giorgio Gambino, non vedrà la partecipazione attiva del SIAP. "La riunione è più orientata al controllo del dibattito che alla ricerca di soluzioni condivise", spiega Traverso.

Appello al Prefetto – Il SIAP ribadisce la necessità di coinvolgere il Prefetto nel percorso verso la firma dei Patti sulla Sicurezza. "Si tratta di un atto politico che il sindaco deve promuovere, ma è l’unico strumento per affrontare il degrado urbano in modo efficace".

Strumenti normativi – Traverso cita il Decreto Minniti n. 14 del 2017, che offre strumenti chiari per intervenire sulla sicurezza urbana. Tuttavia, il Comune di Genova, pur utilizzando ordinanze restrittive, non ha avviato un confronto strutturato con il territorio.

Le firme dei cittadini – Le mille firme raccolte dai residenti di Sestri Ponente evidenziano la gravità del problema e la richiesta di interventi concreti. "Non si possono tradire le aspettative dei cittadini con soluzioni superficiali o promesse generiche", sottolinea il Segretario Generale.

Impegno continuo – Il SIAP continuerà a lavorare per sollecitare le istituzioni locali ad assumersi le proprie responsabilità. "Solo attraverso un dialogo serio e istituzionale si potrà dare una risposta concreta alle richieste di un territorio che non può più aspettare".

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