Genova, la disperazione dei pescatori della Darsena: "Abbandonati da tutti e senza sicurezza"

di Gilberto Volpara

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L'allarme degli operatori Coldiretti sullo stato dell'ordine pubblico: "Ci vietano di salire in barca"

Genova, la disperazione dei pescatori della Darsena: "Abbandonati da tutti e senza sicurezza"

 

Mostra alcune immagini sul telefonino, Felice Mammoliti. Immortalano azioni di vandalismo nel presidio degli operatori che vendono direttamente sul molo il frutto del loro pescato. Lui è uno dei riferimenti dei pescatori ancora attivi nella Darsena di Genova. Il suo impegno verso la professione si è concrettizato, anche, mediante l'attivazione di una scuola di pesca.

 

Oggi, però, l'allarme è un altro: "L'ordine pubblico della zona, inesistente. Siamo lasciati al nostro destino dalle autorità, chiamiamo il 112 ma nessuno interviene. Comprendiamo il momento agostano, ma è così in tutti i periodi dell'anno. Evidentemente giudicano normale questa situtazione". 

 

Il riferimento va a cattive frequentazioni che, secondo Mammoliti, più volte avrebbero impedito ai pescatori genovesi l'apertura del loro presidio e la possibilità di salire in barca per compiere il lavoro di ogni notte: "E' una grande amarezza perchè ci sentiamo soli. Un po' come avere un negozio e non poterlo aprire. Forse, se al posto nostro ci fossero yacht di pregio, allora, l'attenzione sarebbe differente. Siamo disperati". 

 

 

 

 

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