Il rover Perseverance è arrivato su Marte: il video e le prime immagini dal pianeta rosso

Alla Nasa si esulta: "Touchdown!". I campioni che raccoglierà saranno riportati sulla Terra per essere analizzati alla ricerca di vita

Manca solo qualche minuto alle 22, ora italiana, di giovedì 18 febbraio quando un grido di gioia scioglie mesi di tensione nella sala controllo del Jet Propulsion Laboratory della Nasa nella California del Sud: il rover Perseverance ha toccato il suolo di Marte, nel bel mezzo del cratere Jazero, un ex lago ormai del tutto prosciugatosi. Lanciato il 30 giugno del 2020, Perseverance ha viaggiato per 203 giorni, durante i quali ha percorso 472 milioni di chilometri e la fine del suo viaggio è stata celebrata dalla Nasa con un eloquente (quanto americanissimo!) "Touchdown!". 

Ecco la prima immagine di Marte, trasmessa da Perseverance subito dopo aver toccato il suolo del pianeta rosso:

Ecco la prima immagine di Marte, trasmessa da Perseverance

Adesso però inizierà la vera missione del rover, che trascorrerà i prossimi mesi a raccogliere campioni di suolo marziano alla ricerca di tracce di vita extraterrestre. La grande novità di questa missione, però, è rappresentata dal fatto che i campioni, per la prima volta nella storia, verranno fisicamente riportati sulla Terra, per essere analizzati da un pool di scienziati. Il viaggio di ritorno avverrà grazie ad altre due missioni, nelle quali un ruolo importante sarà svolto anche dall'Agenzia Spaziale Italiana. Un altro primato di questa missione è poi rappresentato dalla presenza di un piccolo elicottero, denominato Ingenuity, che volerà nei cieli di Marte dotato di microfoni per ascoltare la "voce" del pianeta rosso.

"È una missione complessa - ha spiegato Giorgio Saccoccia, presidente dell'ASI - fatta in maniera internazionale dalla Nasa, con l'Esa e un fortissimo contributo italiano e, se tutto andrà bene, tra una decina di anni i nostri scienziati lavoreranno su questi preziosissimi campioni di suolo marziano per capire l'origine del pianeta Marte e la possibile evoluzione della Terra che potrebbe avere un futuro simile a quello di questo pianeta, così misterioso".

In questa prima fase, il rover Perseverance muoverà le sue 6 ruote raccogliendo campioni che, sigillati in apposite provette, abbandonerà sul terreno. A fare un po' come Pollicino, raccogliendo le provette abbandonate, sarà una missione successiva, la "Sample Retrieval" organizzata da Nasa ed Esa nel 2026. Due bracci robotici creati in Italia da Leonardo recupereranno le provette e le piazzeranno su un minirazzo che provvederà a spedirle in orbita intorno al pianeta. Sarà poi compito della terza e ultima missione, la "Mars Sample Return", riportare i campioni sulla Terra. Anche in questa terza missione, si parlerà un po' d'italiano visto che  il sistema di comunicazione sarà fornito dall'azienda italiana Thales Alenia Space.