Il nucleare torna in Italia: Nuclitalia guida lo sviluppo dei reattori modulari per energia pulita e stabile
di R.S.
In Europa circa 100 reattori sono già operativi, mentre molti Paesi, tra cui Francia, Svezia, Polonia e Ungheria, rilanciano programmi di sviluppo
Il nucleare si riafferma come alleato strategico per garantire energia stabile e sostenibile, in grado di supportare la crescita delle rinnovabili e assicurare continuità alla rete elettrica. Con l’aumento della quota di eolico e fotovoltaico, caratterizzati da intermittenza naturale, il nucleare di nuova generazione offre una soluzione pragmatica per sicurezza, indipendenza energetica e stabilità dei sistemi.
Il focus oggi è sui reattori modulari di piccola taglia (SMR) e sui reattori modulari avanzati (AMR). Più compatti, flessibili e sicuri rispetto alle centrali tradizionali, SMR e AMR permettono di integrare le rinnovabili senza sostituirle, garantendo produzione costante e riducendo impatti ambientali. I costi iniziali sono contenuti: un reattore da circa 300 megawatt costa tra 2 e 3 miliardi di euro, contro i 12–15 miliardi necessari per una centrale convenzionale da 1 gigawatt. Inoltre, la standardizzazione industriale consente di assemblare gran parte dei componenti in fabbrica, riducendo tempi, complessità e rischi dei cantieri.
La sostenibilità ambientale è un altro punto centrale. Gli SMR e gli AMR prevedono sistemi di raffreddamento passivo, minori scorie e, per gli AMR, il possibile riutilizzo di materiali esausti, con l’obiettivo di creare una filiera a basse emissioni e alta efficienza. Con una vita operativa prevista superiore ai 60 anni, il nucleare di nuova generazione offre costi di produzione energetica più prevedibili rispetto ai combustibili fossili.
A livello europeo, il nucleare torna a essere centrale: circa 100 reattori sono già operativi, mentre molti Paesi, tra cui Francia, Svezia, Polonia e Ungheria, rilanciano programmi di sviluppo per assicurare sicurezza degli approvvigionamenti e raggiungere gli obiettivi climatici. In Italia, l’aggiornamento del Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC) prevede una capacità nucleare compresa tra 8 e 16 gigawatt entro il 2050, pari all’11-22% del fabbisogno elettrico nazionale.
In questo contesto nasce Nuclitalia, la nuova società costituita da Enel, Ansaldo Energia e Leonardo per guidare lo sviluppo del nucleare italiano. La missione di Nuclitalia si articola su tre fronti: selezionare le tecnologie più adatte, con focus su SMR e AMR; promuovere partnership industriali e valorizzare le competenze della filiera nazionale; partecipare a programmi internazionali di ricerca e sviluppo sui reattori di quarta generazione, insieme a università e centri di ricerca.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Fotovoltaico in Europa: obiettivo 2025 centrato, ma l’Italia arretra
16/12/2025
di R.S.
