Il ministro Bianchi a Genova: "Non temo un ritorno della scuola in Dad"
di Alessandro Bacci
"L'orientamento dev'essere il modo per esplorare le possibilità che si aprono ai nostri ragazzi. Non c'è una via sola, ci sono tante vie"
"Il salone degli Orientamenti a Genova è un punto importantissimo, l'orientamento per noi è uno degli elementi fondanti, una delle riforme cruciali del Pnrr, qui a Genova abbiamo uno dei saloni più importanti". Lo sottolinea il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi all'inaugurazione del salone nazionale dell'educazione Orientamenti, promosso dalla Regione Liguria, tornato in presenza dopo l'edizione online imposta dall'emergenza covid lo scorso anno. Ci sono 150 eventi in presenza, oltre a quelli on line (200), e fino a 5000 le presenze ammesse negli stand dei Magazzini del cotone al Porto Antico. Sono 800 i testimonial dell'evento.
"Orientamento non vuol dire soltanto l'ultimo anno scolastico, vuol dire accompagnare i ragazzi fin dalle scuole medie in percorsi di vita, che illustrano loro i tanti mestieri che si apriranno nel nostro Paese nel futuro prossimo. L'orientamento dev'essere il modo per esplorare le possibilità che si aprono ai nostri ragazzi", dice Bianchi.
"Cosa vuol dire orientarsi? Trovare l'Oriente, che ci permette poi di trovare tutte le altre robe. Nel mondo antico tutti cercavano l'Oriente e poi non ce la facevano. Allora cosa fa Colombo? Cerca di raggiungere l'Oriente passando dall'altra parte e così scopre un altro modo. Non c'è una via sola, ci sono tante vie. Ognuno trova la propria strada e così facendo può scoprire un mondo nuovo. Abbiamo bisogno che le nostre menti siano aperte, dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo usato mentre eravamo chiusi. Aprire le vie nuove, ognuno ha il suo destino, un destino che deve essere in grado di sfidare. Il destino è una brutta bestiaccia che io posso affrontare. Quindi Orientamenti vuol dire questo, la capacità di avere un percorso e sentirne la bellezza. Bisogna orientare non solo la mente ma anche il cuore: questa è la scuola."
"Non temo un ritorno alla Dad, stiamo controllando la situazione e lavorando insieme per permettere ai ragazzi di vivere un anno sereno in presenza". Dichiara Patrizio Bianchi a margine del salone nazionale dell'educazione OrientaMenti. "La scuola oggi è in una situazione di sicurezza, il 95% del personale ha fatto la prima dose di vaccino, il 92% la seconda e sta andando a grandi passi verso la terza. I ragazzi tra i 16 e i 19 anni vaccinati sono sopra l'84%. Siamo cioè in una situazione di grande protezione e con le autorità sanitarie locali stiamo lavorando per il controllo", aggiunge il ministro.
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