Il 2019 del Genoa, un anno complicato con molti errori
di Alessandro Bacci
Quattro allenatori, una salvezza in extremis e una stagione tutta in salita
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Tempo di bilanci per il Genoa dopon un 2019 complicato. L'anno si è aperto con un primo grande shock per i tifosi. A gennaio Krystof Piatek lascia Genova dopo soli sei mesi. Il polacco ha incantato nella sua esperienza con la maglia del Genoa, terminando la prima parte di stagione da capocannoniere della serie A. A sorpresa il Milan piomba su di lui e per 35 milioni di euro il presidente Preziosi decide di lasciarlo partire, sarà rimpiazzato da Tonny Sanabria. Febbraio si rivela un mese positivo per il Genoa. Cesare Prandelli ottiene 4 risultati utili consecutivi e la salvezza appare ormai in tasca. L'impatto dei nuovi arrivi è ottimo e la squadra inizialmente non sembra accusare l'addio di Piatek. A Marzo i rossoblu sono in crescita e il buon periodo di forma si chiude con la vittoria straordinaria al Ferraris contro la Juventus campione d'Italia. Quella contro i bianconeri sarà una delle ultime gioie del campionato.
Aprile è un mese da film horror. Due punti ottenuti in cinque partite dal Genoa di cesare Prandelli. La crisi è accentuata dal derby perso contro la Sampdoria per 2-0, un duro colpo per il morale. Il finale di stagione è al cardiopalma per il Grifone. La vittoria non arriva più, i rossoblu mettono insieme una serie di pareggi poco utili per la classifica. Il Genoa si gioca tutto all'ultima giornata. Al Franchi di Firenze la squadra è costretta a fare risultato con un occhio anche a San Siro dove l'Empoli si gioca il tutto per tutto. Con uno 0-0 e con una traversa dell'Empoli all'ultimo minuto contro i nerazzurri il Grifone è salvo.
A giugno parte la ricostruzione. Dopo la grande paura Preziosi decide di ingaggiare Aurelio Andreazzoli per la ricostruzione del Genoa. Il ritiro precampionato offre sensazioni positive. Pinamonti sembra finalmente l'attaccante di livello di cui i rossoblu avevano bisogno. Il 4-3 contro il Lione è la ciliegina sulla torta di un'estate positiva. Ad agosto il colp di scena. Lasse Schone, il campione danese dell'Ajax approda al Genoa. È il grande colpo dell'estate che preannuncia una stagione di livello, mentre Preziosi annuncia: "Mai più una stagione come quella passata". L'impatto con il campionato, però, si rivela complicato. Dopo un buon inizio di stagione, Aurelio andreazzoli sembra perdere la bussola e velocemente il Genoa piomba nelle zone pericolose di classifica. I risultati non arrivano e il tecnico è già in bilico.
Ottobre è il mese del ribaltone. Andreazzoli viene esonerato e al suo posto, a sorpresa, arriva l'inesperto Thiago Motta. Il momento è complicato e novembre è un mese nero. Christian Kouamé, il migliore attaccante del Genoa fino a quel momento, subisce un grave infortunio in nazionale. Rottura del crociato e stagione finita per il giovane ivoriano. A dicembre i rossoblu trovano un'altra sconfitta nel derby contro la Samp e l'anno si conclude con l'esonero di Thiago Motta con la squadra all'ultimo posto in classifica. Infine arriva Davide Nicola in panchina pronto a prendere per mano il Genoa. Si conclude così un anno complicato, sperando che il 2020 possa riservare un futuro migliore.
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