IEA rivede le previsioni: il picco dei combustibili fossili potrebbe slittare oltre il 2030, ma le rinnovabili restano dominanti

di R.S.

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Questa revisione rifletterebbe anche pressioni politiche dagli Stati Uniti, dove il governo sta sostenendo un rilancio delle fonti fossili

IEA rivede le previsioni: il picco dei combustibili fossili potrebbe slittare oltre il 2030, ma le rinnovabili restano dominanti

L’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha aggiornato le sue previsioni nel World Energy Outlook 2025, segnalando che il picco dei combustibili fossili potrebbe non arrivare entro il 2030, come stimato nel 2023. Secondo lo scenario aggiornato, senza ulteriori misure per accelerare la transizione energetica, la domanda globale di petrolio, carbone e gas potrebbe continuare a crescere per decenni.

Questa revisione rifletterebbe anche pressioni politiche dagli Stati Uniti, dove il governo sta sostenendo un rilancio delle fonti fossili e ha chiesto di reinserire uno scenario basato sulle politiche attuali.

Nonostante questo quadro più prudente, la crescita delle rinnovabili resta robusta e inarrestabile. Nei prossimi cinque anni si prevede un’accelerazione senza precedenti di progetti solari ed eolici, destinati a coprire gran parte del +40% della domanda globale di elettricità prevista nei prossimi dieci anni. L’espansione delle energie pulite è sostenuta anche dall’aumento dei consumi elettrici legati a datacenter e intelligenza artificiale.

Secondo la IEA, anche nello scenario peggiore le rinnovabili cresceranno più rapidamente di qualsiasi altro settore energetico, riducendo gradualmente la dipendenza dai combustibili fossili. Il rapporto è stato diffuso in contemporanea con la COP30 di Belém, dove i leader mondiali discutono nuovi impegni per la transizione energetica globale.

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