Grande esodo: Liguria nella morsa del traffico, autostrade da bollino rosso

di Stefano Rissetto

1 min, 46 sec

Per agevolare la viabilità, ANAS ha attivato il piano esodo estivo anche sulla rete ligure: sono stati sospesi gran parte dei cantieri attivi

Grande esodo: Liguria nella morsa del traffico, autostrade da bollino rosso

Strade e autostrade liguri prese d’assalto in questo primo weekend di grande esodo estivo. Anche la Liguria, come il resto del Paese, è coinvolta nel massiccio flusso di spostamenti iniziato già da venerdì pomeriggio, con bollino rosso sulle principali direttrici, tra cui la A10 Genova-Ventimiglia, la A12 e i principali snodi verso le riviere di Ponente e Levante.

Secondo i dati diffusi da ANAS e dalle forze dell’ordine, sono circa 13 milioni gli italiani in viaggio in questo fine settimana, con le località balneari liguri tra le mete più gettonate, complici le temperature ancora calde e la vicinanza con grandi città come Milano e Torino. Si attendono oltre 6,4 milioni di presenze nelle strutture ricettive italiane, molte delle quali proprio concentrate tra Cinque Terre, Riviera di Levante, Alassio e Sanremo.

Per agevolare la viabilità, ANAS ha attivato il piano esodo estivo anche sulla rete ligure: sono stati sospesi gran parte dei cantieri attivi e rafforzata la presenza del personale, con 2.500 addetti in campo in tutto il Paese. In Liguria, particolare attenzione è rivolta ai tratti più critici, come le gallerie tra Genova e Sestri Levante, spesso soggette a rallentamenti, e alle code in uscita verso le località di mare. "Il nostro obiettivo è garantire una circolazione fluida e intervenire tempestivamente in caso di criticità", ha dichiarato l’AD di ANAS, Claudio Andrea Gemme.

Tuttavia, nonostante i preparativi, il primo weekend da bollino rosso ha fatto registrare diversi incidenti in tutta Italia. Fortunatamente, in Liguria non si segnalano eventi gravi, ma la Polizia Stradale invita alla massima prudenza, soprattutto in vista del controesodo di domenica, previsto con bollino rosso per i rientri verso le città.

Dal punto di vista ambientale, si monitorano anche eventuali criticità legate al rischio idrogeologico, in particolare nelle zone interne e nelle aree già colpite da incendi o eventi estremi. Proprio sul fronte incendi, sebbene la Liguria non risulti tra le regioni più colpite, resta alta l’attenzione: nei primi sette mesi del 2025, secondo Legambiente, in Italia sono bruciati oltre 30.000 ettari di bosco. Il rischio resta concreto anche nel Ponente ligure, dove la vegetazione secca e i venti di tramontana aumentano la possibilità di inneschi.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.