Giorgetti sull'ex-Ilva: "Servono condizioni di parità su concorrenza globale"
di Edoardo Cozza
Il titolare del Mise dopo l'ingresso dello Stato in Arcelor Mittal: "Abbiamo un piano di rilancio"
Sull'acciaio e sull'ex Ilva, "è evidente che l'Ue ha cambiato atteggiamento, ma non basta: nel momento in cui - immaginiamo il 2025 - a Taranto produciamo acciaio compatibile con l'ambiente, nella concorrenza mondiale dell'acciaio ancora prodotto con carbone, ci sarà una concorrenza di prezzo insostenibile se non sussidiata dallo Stato. È una riflessione che che dobbiamo porci. Occorre che il terreno di concorrenza a livello globale sia posto in condizioni di parità, con il rispetto puntuale degli impegni presi a livello globale per l'ambiente".
Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti rispondendo in audizione su Arcelor Mittal. Giorgetti ha quindi ricordato che mercoledì ufficialmente "lo Stato è entrato nel capitale" di Arcelor Mittal e "porterà degli amministratori. C'è un piano di rilancio definito nelle linee generali che dovrà esse puntualmente declinato, che si basa sul fatto che in materia di acciaio l'Ue chiude un occhio per quanto riguarda gli aiuti Stato e sul fatto che ci siano ingenti finanziamenti sull'acciaio a condizione che venga prodotto in modo ambientalmente compatibile".
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