Genova: trovato amianto negli uffici di polizia giudiziaria in via Bosco, sospesi interrogatori
di R.C.
La sostanza tossica è stata rilevata nelle tubazioni del riscaldamento, causando l'evacuazione e il trasferimento del personale in diversi sede temporanee
A Genova, gli interrogatori di persone indagate e le audizioni di testimoni o familiari di vittime sono stati sospesi a causa della presenza di amianto in alcune tubazioni del riscaldamento negli uffici di polizia giudiziaria di via Bosco. Lo stop, iniziato la scorsa settimana, potrebbe protrarsi per almeno due settimane o più.
Il rilevamento dell’amianto ha comportato il trasferimento urgente di circa 130 persone, tra agenti di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, in diverse sedi temporanee: stanze del palazzo di giustizia, biblioteca al nono piano della Questura, caserma delle Fiamme Gialle in piazza Cavour e via del Seminario.
Alcuni uffici sono stati svuotati degli arredi per permettere i rilievi, ma molti fascicoli sono rimasti inaccessibili, causando la sospensione di interrogatori già programmati. L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Liguria (ARPAL) è stata incaricata di verificare il rischio di dispersione delle particelle di amianto.
Nel frattempo, il Tribunale ha avviato contatti con il Ministero della Giustizia per reperire fondi per la messa in sicurezza, ma al momento da Roma non sono disponibili risorse per interventi urgenti, come spiegato dalla presidente della Corte d’Appello Elisabetta Vidali.
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