Genova, superbonus, allarme Confedilizia: "6502 edifici, opere ultimate al 78%, mancano lavori per 330 milioni"

di Stefano Rissetto

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Spaziani Testa e Nasini: "Il passaggio della detrazione dal 110% al 70% comporterà problemi economici per le famiglie e un enorme contenzioso"

Genova, superbonus, allarme Confedilizia: "6502 edifici, opere ultimate al 78%, mancano lavori per 330 milioni"

Confedilizia lancia l'allarme per la situazione superbonus a Genova e Liguria, in ragione dello scenario tratteggiato dagli ultimi dati comunicati dall’Enea, relativi alla situazione al 30 novembre scorso: 92.154 condominii hanno maturato un totale di investimenti ammessi a detrazione pari a 58,28 miliardi di euro. Il totale dei lavori realizzati è pari a 45,46 miliardi di euro, che corrisponde al 78%.

Questo sta a significare, sottolinea una nota APE, che manca ancora da realizzare il 22% dei lavori ammessi a detrazione, per un importo di 12,8 miliardi di euro. Sempre sulla base dei dati Enea, il totale dei lavori realizzati ammessi a detrazione è pari al 92,9% per gli edifici unifamiliari e al 94,7% per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti. In Liguria i numeri sono in linea: di 6.502 edifici, per un totale di un miliardo e mezzo di euro di investimenti, e i lavori sono stati ultimati al 78% per 1miliardo e 170 milioni circa. Dunque, mancano all’appello lavori per circa 330 milioni.

Sul punto Confedilizia, con il presidente nazionale Giorgio Spaziani Testa, e il presidente Ligure Vincenzo Nasini (nella foto, i due) osserva: "Il problema che si creerà nei condominii fra qualche giorno è notevole e non ha nulla a che vedere con il giudizio che ciascuno di noi ha sul superbonus. Occorre fare qualcosa per limitare al massimo le conseguenze che il passaggio dalla detrazione del 110 per cento a quella del 70 per cento comporterà, determinando problemi economici per le famiglie e un enorme contenzioso. Nelle condizioni, anche di finanza pubblica, in cui ci troviamo, forse la soluzione del Sal aggiuntivo è quella più percorribile, anche se concedere 2 o 3 mesi in più ai condominii per terminare i lavori sarebbe la scelta più auspicabile. Confidiamo un intervento in questa direzione".