Genova Skymetro, tensione in Consiglio regionale. Toti: "Opera fondamentale". Le opposizioni: "Vive in un altro pianeta"

di Stefano Rissetto

4 min, 59 sec

Il presidente della Regione accusato dalla minoranza: "Bucci ordina e lui esegue, disponendo una deroga"

Genova Skymetro, tensione in Consiglio regionale. Toti: "Opera fondamentale". Le opposizioni: "Vive in un altro pianeta"

Lo Skymetro di Genova spacca il consiglio regionale. Il presidente Toti definisce la metropolitana sopraelevata "Opera fondamentale", le minoranze replicano: "Il governatore vive in un altro pianeta".

 

L'emendamento discusso oggi in via Fieschi viene così analizzato da Toti: “Tenuto conto delle peculiarità del territorio ligure ed in considerazione dei vincoli di urbanizzazione presenti e delle condizioni di criticità del traffico urbano che caratterizzano i grandi centri urbani, risulta prioritario la realizzazione di infrastrutture lineari strategiche di trasporto pubblico. L’emendamento discusso oggi in consiglio contempla la realizzazione di infrastrutture di trasporto pubblico, non altrimenti localizzabili, anche in quelle aree che ricadono in fasce di tutela dei corsi d’acqua, sempre nel rispetto della pianificazione di bacino e delle condizioni di sicurezza".
 

Lo Skymetro - aggiunge il presidente Toti - è un’infrastruttura strategica di trasporto pubblico fondamentale per il territorio, che rispetterà il vincolo della massima esondabilità del torrente Bisagno estendendo una norma già esistente per le infrastrutture di interesse publico. Lo prevede infatti il regolamento regionale 3/2011, e successiva modifica, relativo alle disposizioni in materia di tutela delle aree di pertinenza dei corsi d'acqua. Quello di oggi è un intervento normativo propedeutico all'avanzamento dei lavori: l'ammissibilità di questa opera sarà subordinata a una serie di valutazioni di sicurezza e di accertamento sul corretto deflusso del corso d'acqua, nel rispetto della pianificazione di bacino e delle condizioni di sicurezza idraulica. In sintesi, l'approvazione di questa norma in Consiglio regionale permetterà alla Val Bisagno di vedere completata un'opera attesa da troppi anni, assolutamente conforme al regolamento regionale in materia”.

L'opposizione compatta (PD, M5S, Lista Sansa e Linea Condivisa) tuttavia controargomenta:  "Tutto quanto negli anni è stato fatto sulla ridefinizione del Piano di bacino, per garantire una messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, viene smentito in un mese da Toti: prima con l’autorizzazione a costruite in aree esondabili, ora azzerando il limite di dieci metri per la costruzione vicino ai fiumi per permettere al sindaco di Genova di costruire lo Skymetro sul Bisagno".

"Per la realizzazione - prosegue il documento congiunto - di un’opera retrograda e fortemente impattante sul territorio, Toti abiura se stesso, e dopo che a dicembre del 2015 (dopo l’alluvione del 2014), insieme alla sua Giunta aveva affermato: ‘Mai più costruzioni in deroga alla distanza minima di 10 metri da fiumi e torrenti’, modificando il regolamento regionale del 2011 che prevedeva la possibilità di costruire a tre metri dai fiumi, oggi dice che era tutto uno scherzo, e che la distanza dei dieci metri non vale per il Bisagno e per lo Skymetro: lì si potrà costruire sopra gli argini e avere tutte le deroghe necessarie".

"Una scelta completamente inaccettabile e insensata, che dimostra chiaramente quali siano gli interessi di questa Giunta e sicuramente non sono quelli dei cittadini, e del territorio. La giustificazione che le infrastrutture strategiche sono ammissibili anche se ricadenti nelle fasce di tutela dei corsi d’acqua, è inaccettabile. Forse Toti ha dimenticato le vittime e le immagini di Genova sott’acqua proprio a causa dell’esondazione del Bisagno. Il rischio zero a Genova non ci sarà mai, neanche dopo la costruzione dello scolmatore del Bisagno. Aggiungere cemento, in una zona già fortemente cementificata, è una scelta pericolosa che mette a rischio la sicurezza delle persone e che va contro ogni scelta di sostenibilità ambientale. Ma Toti forse - conclude la nota - vive su un altro pianeta".

Quindi, la controreplica di Toti: "C'è una ragione per cui oggi noi, ora, dobbiamo andare di fretta con l'iter normativo per la realizzazione dello Skymetro lungo il torrente Bisagno - replica il presidente di Regione Liguria alle accuse del Partito Democratico. La ragione è che voi siete andati con calma per trent’anni. Un tempo infinito, che ha paralizzato la regione. Ora le stesse persone si nascondono dietro alle chiacchiere per frenare chi ha voglia di guardare avanti". 
“Con questa norma non si autorizza niente ma si consente che chi deve autorizzare, ovvero la Conferenza dei servizi, possa esprimersi nel merito. Noi lo Skymetro lo vogliamo fare- conclude - e non considerarlo un'opera strategica non ci passa neanche per la testa”.

Interviene anche Matteo Campora, assessore comunale ai Trasporti: "Lo Skymetro è un'opera fondamentale per la mobilità della Val Bisagno e di tutta la nostra città, finanziata nel 2022 dall'allora ministro del Mims Enrico Giovannini con uno stanziamento di quasi 400 milioni di euro. Fondi che la nostra Amministrazione è stata capace di aggiudicarsi grazie a una proposta esaminata scrupolosamente dagli uffici tecnici del Ministero, che ne hanno bollinato la bontà tecnica e funzionale".

"Ringrazio, quindi, il presidente Toti e Regione Liguria per avere considerato lo Skymetro un'opera strategica, aiutandoci così a imprimere un'accelerazione importante al processo autorizzativo e di messa a terra di questa infrastruttura che vogliamo realizzare al più presto per dare alla Val Bisagno, e a tutta la città - conclude Campora-, un mezzo di trasporto pubblico efficiente e sostenibile: un servizio che i residenti attendevano da anni e che rappresenta un chiaro esempio della volontà di questa Amministrazione di portare Genova nel futuro".

Maurizio Uremassi, presidente del Municipio IV Media Valbisagno accoglie con favore la notizia del via libera di Regione Liguria alla realizzazione dello SkyMetro in Valbisagno, grazie alla necessaria deroga al Piano di Bacino. “Voglio ringraziare personalmente e a nome del Municipio, il presidente Giovanni Toti e la sua giunta per aver assunto una decisione necessaria a soddisfare le esigenze dei cittadini della Valbisagno. Da troppo tempo il problema della mobilità in questa vallata strategica e densamente popolata non veniva affrontato e risolto. La scelta di Regione, che sostiene gli sforzi e la programmazione del Comune di Genova, dimostra la capacità di queste amministrazioni di dare risposte concrete alle richieste dei cittadini”.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.