Genova, Silvia Salis parla in Sala Rossa: “Rigore, apertura e rispetto per tutti”

di Matteo Cantile

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Dopo il giuramento e gli applausi, la sindaca ha presentato gli assessori e tracciato le linee guida del mandato davanti a un'aula gremita

Genova, Silvia Salis parla in Sala Rossa: “Rigore, apertura e rispetto per tutti”

Con il giuramento solenne pronunciato in aula, Silvia Salis ha ufficialmente avviato il suo mandato da sindaca di Genova. A seguire, la nuova prima cittadina ha preso la parola per comunicare i nomi della giunta e del vicesindaco, ricevendo forti applausi dal pubblico presente nella Sala Rossa. Poi il lungo intervento di insediamento, con cui ha delineato la visione del governo cittadino nei prossimi anni: rispetto, dialogo, rigore e concretezza le parole d’ordine.

Inizio lavori – “Signor presidente del Consiglio comunale, cittadini genovesi, con la prima riunione di questo Consiglio si apre ufficialmente il nuovo ciclo amministrativo della città”, ha esordito Salis. “Si avvia il mio lavoro da sindaca, grazie alla fiducia che mi avete accordato”. I ringraziamenti sono andati a tutti coloro che hanno partecipato al voto, “a chi ci ha scelto, a chi non l’ha fatto, e anche a chi oggi nutre dubbi o distanza verso la politica”.

Responsabilità – “Questo è un giorno che ci richiama al senso più profondo del servizio pubblico. Finisce il tempo della campagna elettorale, inizia quello della responsabilità e dell’impegno”, ha proseguito la sindaca. “La nostra giunta è composta da donne e uomini competenti, appassionati, radicati nel territorio. Insieme al Consiglio comunale governeremo con apertura e ascolto”.

Confronto – Salis ha insistito sulla volontà di accogliere anche le proposte delle opposizioni: “Raccoglieremo con rispetto le idee che arriveranno dai gruppi di minoranza. Spero e confido che da oggi le istanze siano esposte per il bene della città, e non solo per contrapposizione ideologica”. Il dialogo, ha detto, “non è solo una parola, è il cuore della politica che vogliamo praticare. Una politica che non divide, ma unisce e costruisce”.

Toni e metodo – “Vogliamo dare l’esempio nei toni, nei modi, nelle scelte. Una politica che cerca soluzioni, non colpe. Che si fa sentire nelle aule e non sui social”, ha affermato. “Anche il dissenso, se mosso dall’amore per Genova, avrà ascolto. Il nostro metodo sarà semplice: apertura, rispetto, concretezza”.

Ultime vicende – Un passaggio ha riguardato anche le notizie emerse nelle ultime ore, che toccano responsabilità politiche legate alla precedente amministrazione: “Chi ha responsabilità politiche non può girarsi dall’altra parte. Genova ha scelto il cambiamento anche per questo: per restituire dignità, credibilità e fiducia all’azione amministrativa”.

Priorità – Tra le azioni annunciate, centralità ai quartieri e ai municipi, con più risorse e strumenti per chi vive e amministra il territorio. “Lavoreremo per fare di Genova una vera città universitaria”, ha detto, sottolineando l’impegno verso gli studenti. Altro pilastro sarà la promozione dello sport: “È un diritto, non un lusso. Investiremo su impianti, attività diffuse nei quartieri, occasioni di socialità e inclusione per tutte le età”.

Economia e ambiente – Salis ha ribadito l’intenzione di puntare su un modello di sviluppo fondato su innovazione e sostenibilità. “L’industria genovese deve essere protagonista della transizione ecologica. Promuoveremo imprese responsabili, tecnologie pulite, lavoro sostenibile”. L’obiettivo è costruire “un’economia nuova, giusta e solida”.

Comunicazione – “Aggiorneremo costantemente la cittadinanza sullo stato di avanzamento del nostro lavoro, attraverso i canali dell’amministrazione”, ha annunciato. “Vogliamo raccontare non solo i grandi progetti, ma anche gli interventi nei quartieri e le azioni quotidiane”. La trasparenza sarà, ha detto, il segno distintivo del suo mandato.

Ruolo istituzionale – In chiusura, Salis ha voluto rimarcare il valore del rispetto: “Sarò la sindaca di tutte e di tutti, nessuno resterà indietro. Le porte di Palazzo Tursi resteranno aperte. Ogni cittadino ha diritto di essere ascoltato e noi abbiamo il dovere di rispondere”.

Valori – “Siamo qui per servire, per costruire, per amare questa città ogni giorno. Con questo spirito iniziamo un nuovo cammino, con coraggio, energia, umiltà e amore per Genova”. Un passaggio è stato dedicato anche alla maturità appena iniziata: “Una delle tracce era dedicata alla parola dell’anno secondo Treccani: rispetto. Non possiamo chiederlo ai giovani se non siamo noi i primi ad averlo”.

Conclusione – “Io servirò questa città con rispetto. Lo dobbiamo alla Costituzione, alle regole, al senso dello Stato”.

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