Genova, sicurezza, Traverso (SIAP): "Da anni denunciamo il caos istituzionale. Ora serve un vero coordinamento"
di Stefano Rissetto
"Non entro nel merito delle inchieste giudiziarie in corso, ma da anni denuncio pubblicamente una situazione di sovrapposizione istituzionale"

"Non entro nel merito delle inchieste giudiziarie in corso, ma da anni denuncio pubblicamente una situazione di sovrapposizione istituzionale che ha creato confusione, inefficienza e una destabilizzazione sociale e operativa". A parlare è Roberto Traverso, segretario provinciale del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), che interviene con un comunicato dopo le recenti vicende giudiziarie che coinvolgono l’ex assessore alla sicurezza del Comune di Genova, Antonino Sergio Gambino, il comandante della Polizia Locale Gianluca Giurato e diversi operatori.
Traverso sottolinea che la sua non è una posizione estemporanea, ma un grido d’allarme lanciato da anni attraverso comunicati, incontri istituzionali e dibattiti pubblici. Già nel luglio 2023, durante un convegno organizzato dal SIAP al CAP di Sampierdarena, aveva proposto l’attivazione dei Patti per la Sicurezza Urbana previsti dal Decreto Minniti. Proposta che fu respinta dall’amministrazione comunale, con la motivazione che il rapporto con i cittadini era già gestito attraverso i Municipi. Una tesi che, secondo Traverso, si è rivelata infondata, dato che i Municipi sono stati svuotati di competenze. Da qui la proposta di istituire osservatori per la sicurezza urbana al loro interno.
Il segretario del SIAP individua un momento chiave nel 2020, quando l’allora assessore Garassino e il sindaco Bucci decisero la tripartizione del Centro Storico, affiancando la Polizia Locale a Polizia di Stato e Carabinieri. Sebbene formalmente approvata dal Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, quella scelta avrebbe innescato uno squilibrio istituzionale e portato alla nascita del NOCS, il Nucleo Operativo Centro Storico della Polizia Locale. Da quel momento, la presenza operativa della Polizia Locale in un’area così delicata avrebbe finito per condizionare la gestione dell’ordine pubblico, che secondo la legge 121 del 1981 spetta tecnicamente al Questore e politicamente al Prefetto.
Pur riconoscendo il valore della Polizia Locale come risorsa professionale, Traverso ribadisce che il suo impiego deve essere coerente con le funzioni e i limiti di legge. Ricorda, inoltre, come l’organico della Polizia Locale a Genova abbia superato quello della Polizia di Stato sull’intero territorio provinciale, un dato che non vuole essere una critica ma un segnale d’allarme sulla necessità di un vero coordinamento.
L’analisi tocca anche il coinvolgimento della Polizia Locale presso la Procura della Repubblica, anche per i procedimenti legati al "Codice Rosso". Traverso sottolinea che, pur essendo previsto dal codice di procedura penale, il loro impiego in attività di polizia giudiziaria non può prescindere dal rispetto delle competenze e delle dotazioni tecniche. Senza accesso allo SDI, il sistema informativo centrale delle forze di polizia, non è possibile svolgere attività investigativa efficace. Da qui la critica alle campagne antitruffe agli anziani che, secondo Traverso, sono state pubblicizzate senza garantire agli operatori i mezzi necessari per condurre vere indagini.
Altro tema sensibile è quello dei minori stranieri non accompagnati. La legge prevede che la Polizia di Stato li identifichi e che siano poi presi in carico dai servizi sociali. Tuttavia, nella realtà, spesso sono le forze di polizia a dover gestire la situazione in assenza di un reale intervento degli enti preposti. I minori, spiega Traverso, vengono trattenuti per poche ore e poi ritornano nuovamente davanti alla Questura, in un ciclo senza fine.
Traverso denuncia anche una prassi pericolosa: il bypass del numero di emergenza NUE 112 da parte di pattuglie della Polizia Locale in borghese e armate, che agirebbero senza coordinarsi con le altre forze di polizia. Una situazione rischiosa, in cui un agente non identificato potrebbe essere scambiato per un soggetto ostile. Problemi che il SIAP ha sollevato da tempo, spesso in solitudine.
Infine, il segretario punta l’attenzione sul crescente degrado urbano, sull’abbandono delle periferie, sulla carenza di personale civile in Tribunale e sull’ipotesi di un coinvolgimento emergenziale della Polizia Locale anche in mansioni amministrative. Tutti segnali, secondo Traverso, di un sistema che rincorre l’emergenza anziché affrontare le cause strutturali dei problemi.
Il messaggio finale è chiaro: servono coordinamento, regole chiare, rispetto delle competenze e volontà politica di affrontare i problemi. La sicurezza, conclude Traverso, "non può essere ridotta a immagine o propaganda. Deve essere frutto di scelte responsabili, condivise e coerenti con la legge".
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