Genova, scossa sulle scale mobili alla Fiumara: "Impianto a norma"
di Alessandro Bacci
Dopo l'episodio della ragazzina finita in ospedale effettuati i controlli: "Valori di isolamento superiori a quanto indicato dalle normative"

Una scossa sulla scala mobile prima di accasciarsi al suolo. Protagonista del caso una ragazzina che, alla Fiumara, appoggiandosi al corrimano di una scala mobile, ha avvertito una scossa elettrica per la quale è stata prontamente soccorsa e accompagnata in Ospedale per accertamenti. Il sopralluogo tecnico effettuato immediatamente dalla società addetta alla manutenzione, alla presenza dei Vigili del Fuoco, dei funzionari ASL e della Direzione del Centro Commerciale, ha appurato il perfetto funzionamento dell’impianto, l’integrità di tutte le sue parti e l’assenza di dispersioni elettriche pertanto la scala riprenderà il funzionamento oggi; inoltre tutti gli impianti di risalita e discesa sono oggetto di regolari e scrupolosi controlli per garantirne la costante funzionalità e sicurezza.
“La sicurezza del centro commerciale, dei clienti e degli operatori è oggetto di cura e attenzione costante,” dichiara la Direzione di Fiumara aggiungendo che: “Ulteriori rilevamenti, effettuati nella giornata di ieri, hanno registrato valori di isolamento superiori a quanto indicato dalle normative in vigore”.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Leggi anche...
Altre notizie

Alassio: addio a Maria Vittoria Ienca, storica commerciante e già consigliere comunale
22/04/2025
di Redazione

Morte Papa Francesco, cinque giorni di lutto nazionale: cosa puo' succedere
22/04/2025
di Filippo Serio

Morte Papa Francesco: rosario alle 21 nella Cattedrale di San Lorenzo
22/04/2025
di Redazione

Dove nascono le campane che omaggiano Papa Francesco? La risposta a Benvenuti in Liguria
22/04/2025
di Gilberto Volpara


Savignone: la caduta primaverile delle corna dei daini spiegata in lingua genovese
22/04/2025
di Gilberto Volpara