Genova, scintille sul Tricapodanno tra Comune e Regione

di R.S.

2 min, 15 sec

Alla nota di Alessandro Piana e Luca Lombardi rispondono Tiziana Beghin e Lorenzo Garzarelli

Genova, scintille sul Tricapodanno tra Comune e Regione

Si accende la polemica tra Comune di Genova e Regione Liguria sull’organizzazione del “Tricapodanno”, il tradizionale evento di fine anno che per il 2025 non si farà. Alla base dello scontro, divergenze sull’interpretazione di una richiesta protocollata e sul sostegno finanziario promesso – o meno – da parte dell’amministrazione regionale.

Ad alzare la tensione è stata una nota diffusa da Regione Liguria, in cui il vicepresidente con delega ai Grandi Eventi Alessandro Piana e l’assessore al Turismo Luca Lombardi hanno dichiarato che “la richiesta protocollata l'altro ieri dal Comune di Genova non riguarda in alcun modo il Tricapodanno. La comunicazione indicata dall'amministrazione comunale non era inerente al format in questione, ma ad altra tipologia di iniziativa”. Per i due esponenti regionali, utilizzare quella documentazione per sostenere che la Regione abbia ignorato o rifiutato il Tricapodanno è “quantomeno fuorviante”.

“Le comunicazioni pubbliche devono essere corrette e non ingenerare confusione nei cittadini e negli operatori del settore – hanno aggiunto –. Regione Liguria rimane disponibile a collaborare con il Comune, ma solo sulla base di fatti verificabili. Intanto abbiamo già avviato un percorso per realizzare un Capodanno diffuso in tutta la Liguria, aperto anche al Comune di Genova”.

La replica del Comune: “La richiesta era chiara” - Non si è fatta attendere la risposta del Comune di Genova, con l’assessore al Turismo Tiziana Beghin e il consigliere delegato Lorenzo Garzarelli che hanno ribattuto con fermezza: “La nostra comunicazione è stata chiara e trasparente. La richiesta inviata a Regione Liguria recava già nell’oggetto la dicitura 'Capodanno 2025', con riferimento esplicito all'evento di cui si chiedeva il contributo, sulla base dell’accordo interistituzionale del 2023”. Accordo che, quest’anno, secondo l’amministrazione comunale “non ha trovato seguito”.

Beghin e Garzarelli puntano il dito contro la mancanza di certezze, sia in termini di risorse sia di tempistiche: “Non abbiamo ricevuto nessuna garanzia – né formale né informale – da Regione Liguria. In queste condizioni non potevamo pianificare un evento di tale portata, che richiede mesi di lavoro e certezze per gli operatori economici coinvolti”.

Un Capodanno diverso - Per ovviare all’assenza di sostegno, il Comune ha deciso di lanciare autonomamente un bando europeo per l’organizzazione di un grande evento di Capodanno a Genova, rinunciando così al format del Tricapodanno. “Parteciperemo comunque al bando regionale per il Capodanno diffuso nei quartieri – spiegano Beghin e Garzarelli – ma al momento non è ancora stato pubblicato, e l’incertezza sui tempi ci impediva una programmazione adeguata”.

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