Genova, rubavano catalizzatori per estrarre metalli preziosi: tre arresti

di Alessandro Bacci

1 min, 16 sec

Recuperati 105 catalizzatori che avrebbero assicurato ai malfattori un profitto di 50 mila euro. I tre pregiudicati colti in flagrante in via Salgari

Genova, rubavano catalizzatori per estrarre metalli preziosi: tre arresti

Questa mattina all’alba i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Genova San Martino hanno tratto in arresto tre pregiudicati, colti nella flagranza mentre asportavano i catalizzatori da due autovetture parcheggiate in via Salgari. I tre alla vista dei militari hanno tentato di darsi alla fuga dileguandosi nella boscaglia limitrofa. I carabinieri hanno rincorso e rintracciato i fuggiaschi che nel frattempo si erano disfatti dei catalizzatori e degli attrezzi utilizzati per asportarli. I dispositivi sottratti erano destinati ad un processo di lavorazione secondaria, basato su procedimenti chimico-fisico, grazie al quale è possibile estrarre dai componenti interni le minuscole quantità di metalli preziosi (fino a 3 g) in essi presenti: si tratta di metalli quali il rodio (valutato 700 € al grammo), il palladio (le cui valutazioni si attestano intorno ai 70 € al grammo) e il platino (quotato intorno ai 35 € al grammo), le cui stime di mercato sono superiori a quelle dell’oro.

I “professionisti” del furto di catalizzatori in soli 9 minuti riescono a separare meccanicamente il catalizzatore dal resto dell’impianto. Nel mese di luglio i carabinieri avevano denunciato due soggetti palermitani trovati in possesso di oltre 100 marmitte catalitiche, pronti per imbarcarsi per la Sicilia. 

L’operazione, ha consentito di arrestare i tre soggetti, due dei quali già denunciati questa estate; recuperare complessivi 105 catalizzatori, che avrebbero assicurato ai malfattori un profitto non inferiore a € 50.000,00 (cinquantamila). Gli accertamenti svolti hanno consentito di risalire ad analoghi furti commessi nell’intera regione e nel basso Piemonte.