Genova, Risso (Confindustria) sulle riparazioni navali: "Finora tante parole: ci fidiamo, ma serve mettere tutto nero su bianco"
di Redazione
Il presidente degli industriali: "Le possibilità di ampliamento vadano inserite nel Piano regolatore che sta nascendo. Apertura sperimentale dell'area? Non siamo d'accordo"
"Al di là della buona fede delle affermazioni del sindaco e del presidente dell'Autorità di sistema portuale, non in dubbio, la necessità che le Riparazioni navali restino dove sono e la possibilità di ampliamento, vanno calate nel Piano regolatore portuale che si sta redigendo. Non è una questione di rapporto fra persone, un conto sono i buoni proponimenti, un conto è che si traducano in atti concreti". Il presidente di Confindustria Genova, Umberto Risso, ribadisce la posizione degli industriali genovesi sul comparto delle Riparazioni navali a margine della conferenza sugli indicatori dell'economia genovese.
"Abbiamo riaffermato la centralità del settore, quello che dà più lavoro per metro quadrato e in più ha le prospettive migliori e le necessità maggiori di sviluppo - dice Risso -. Sarebbe una follia se la città non comprendesse che sarebbe una penalizzazione non favorire e aiutare quella che è una delle componenti core della sua economia". La proposta di Confindustria Genova, lanciata un anno fa è di un ampliamento verso mare degli spazi delle attività di riparazione navale. Un progetto che consentirebbe di liberare spazi a monte per trasformare la viabilità interna, fra il nuovo waterfront e il Porto antico, in una promenade, come chiedono Comune e Autorità di sistema portuale, che vorrebbero un'apertura sperimentale della strada già il 19 marzo. "Non capisco la necessità di questa apertura il 19 - replica Risso -. Abbiamo scritto in una lettera all'Adsp, argomentata con motivazioni operative e giuridiche, che l'attuale viabilità interna della riparazioni navali è una viabilità di cantiere, e i mezzi delle aziende che non hanno la targa, se diventasse anche provvisoriamente una strada urbana, non potrebbero circolare".
"Se ci fosse un evento straordinario per Genova per un giorno si potrà aprire, ma solo in via eccezionale -ha aggiunto Risso -. Finché che non si saranno effettuati gli ampliamenti si potrebbe individuare un bypass, ma non mi pare che ora, con tutti i problemi da affrontare con la nuova diga e la rivoluzione del porto, il problema sia far passare da lì carrozzine e biciclette il 19 marzo".
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