Genova: Rina lancia "Hydra", progetto di decarbonizzazione della siderurgia con l'idrogeno
di Redazione
Il presidente Salerno: "Mettiamo in campo tutta la nostra competenza per creare un catalizzatore per le eccellenze metallurgiche"
Rina, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, dà il via a Hydra, un progetto di ricerca, sviluppo e innovazione approvato dalla commissione europea e dal ministero delle Imprese e del Made in Italy per decarbonizzare il processo di produzione dell'acciaio attraverso le tecnologie legate all'idrogeno.
Rina guiderà il progetto, della durata di sei anni e dal valore - autorizzato dalla Commissione europea - di 88 milioni di euro, tramite il suo centro sviluppo materiali di Castel Romano che ne è il soggetto attuatore e dove saranno ospitati gli impianti e le relative attività. A Hydra è stato dedicato un team di 120 ingegneri supportato da un piano di assunzioni per la durata dell'intero progetto. Grazie al suo straordinario grado di innovazione, l'iniziativa fa parte degli importanti progetti di comune interesse europeo finanziati dal NextGeneration Eu. Hydra si concretizzerà nella progettazione e nella realizzazione di una mini acciaieria che sperimenterà l'idrogeno in ogni fase del ciclo di produzione dell'acciaio.
La struttura, la cui costruzione terminerà entro il 2025, sarà composta da un impianto di riduzione diretta del minerale di ferro (Dri) attraverso l'utilizzo di idrogeno quale agente riducente e da un forno elettrico. L'impianto, a regime, avrà la possibilità di sperimentare la produzione di acciaio fino a sette tonnellate all'ora, con una significativa riduzione di Co2. "Da oggi mettiamo in campo tutta la nostra competenza affinché Hydra diventi un catalizzatore per le eccellenze della siderurgia", afferma Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato di Rina.
L'industria siderurgica mondiale ha un impatto dell'8% sul totale delle emissioni di anidride carbonica e per produrre una tonnellata di acciaio mediamente vengono rilasciate in atmosfera 1,63 tonnellate di Co2. Grazie al progetto Hydra si punta a produrre acciaio emettendo una frazione marginale (nell'ordine dei chilogrammi) dell'anidride carbonica rilasciata attualmente. Rina vanta diverse esperienze in progetti di decarbonizzazione tramite l'idrogeno. L'iniziativa attuale comprende anche un centro dedicato al testing e alla qualifica di materiali e componenti per il trasporto e lo stoccaggio di idrogeno. Verrà inoltre creato un polo di formazione sulla sicurezza, sulle normative europee e per la diffusione di know-how relativo alla progettazione, alla realizzazione e all'implementazione di tecnologie per la decarbonizzazione.
"Crediamo molto - prosegue Salerno - non solo negli aspetti tecnici di questo progetto ma nella filosofia che lo guida: un'innovazione "aperta" che porta valore a tutti gli stakeholder. La decarbonizzazione, uno dei pilastri del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è una priorità e un obiettivo comune a tutti, specialmente nei settori hard to abate".
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