Genova, “A causa dei tagli di Salvini meno integrazione e più stranieri a rischio criminalità”
di Michele Varì
Aletti, responsabile di una coop che accoglie i migranti: “Invasione? In Liguria non ne arrivano da mesi”
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“A causa dei tagli decisi dall'allora ministro Salvini invece di fare una vera integrazione come facevamo prima siamo costretti a fare gli albergatori, questo ovviamente anche a discapito della sicurezza”
Lo dice Maurizio Aletti, responsabile della Cooperativa Un'Altra storia che gestisce anche insieme alla Caritas una serie di strutture di accoglienza per migranti a Genova, compreso il Campus con laboratori di lavoro di Coronata.
“Salvini ha ridotto le rette mensili per ogni migrante da 35 a 25 euro a persona. Questo taglio di dieci euro visto che già allora con le spese ci stavamo appena dentro, ci ha trasformati in albergatori e non riusciamo più garantire una vera integrazione, prima passo per avere anche la sicurezza. Prima garantivamo corsi di lingua e professionali, adesso riusciamo a malapena a garantire vitto ed alloggio>.
Aletti smonta anche le tante favole sui soldi che sarebbero elargiti direttamente ai migranti: “Agli ospiti vanno in tasca 2 euro e 50 al giorno, il resto rimane alle strutture di accoglienza per vitto, alloggio e tutto il resto”. E conclude: “In Sicilia gli sbarchi ci sono, ma in Liguria non arrivano straniere da collocare ormai da mesi, per questo è assurdo parlare di invasione”.
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