Genova, nuova diga del porto: si ritira la cordata WeBuild-Fincantieri

di Matteo Angeli

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Voci (non confermate ufficialmente) che anche il consorzio Eteria Gavio-Caltagirone, Rcm e Acciona sia intenzionato a non presentare un'offerta

Genova, nuova diga del porto: si ritira la cordata WeBuild-Fincantieri

Il consorzio WeBuild-Fincantieri-Fincosit-Sidra si ritira dalla gara per la nuova Diga foranea del porto di Genova. La procedura competitiva scade domani, per un appalto integrato da 929 milioni di euro.

Con una lettera inviata al presidente dell'Autorità di sistema portuale nonché commissario straordinario per la realizzazione della nuova diga foranea, Paolo Emilio Signorini, il consorzio avrebbe spiegato che non ci sono le condizioni per presentare un'offerta secondo i termini di gara.

Ma dalle ultime notizie pare che anche la seconda cordata  (consorzio Eteria Gavio-Caltagirone, Rcm e Acciona) sia intenzionata a non presentare alcuna offerta.

Il nodo, di cui si discute da settimane, sono gli extracosti: la presidente nazionale dell'Ance Federica Brancaccio aveva scritto a Signorini l'8 giugno spiegando che l'importo base di gara era sottostimato rispetto ai costi per l'esecuzione in mare aperto dei lavori, ma anche per l'aumento delle materie prime e i tempi stretti per la costruzione e proprio per questo aveva ventilato il rischio che la procedura andasse deserta.
Il ministro Enrico Giovannini aveva replicato da Rapallo, al convegno dei Giovani imprenditori, che eventuali extracosti si sarebbero potuti assorbire. Ma le imprese chiedono, per far sì che l'opera possa essere fatta, di rivedere le condizioni.