Genova, "Mastroianni 100": all'Ariston sei film capolavori del cinema per celebrare il centenario dalla nascita
di Anna Li Vigni
Nel 1924 nasceva uno dei più grandi divi cinematografici a livello mondiale: I soliti ignoti, La dolce vita, Divorzio all'italiana, tra le pellicole in cartellone
Tre settimane per celebrare il centenario della nascita di Marcello Mastroianni.
La rassegna “Il cinema ritrovato. Classici restaurati in prima visione” prosegue al cinema Ariston di Genova con “Mastroianni 100”, sei film in programma dall’11 al 26 novembre, il lunedì e il martedì. Per ripercorrere una carriera con pochi eguali, sono da vedere “I soliti ignoti” di Mario Monicelli (1958) lunedì 11 alle 16 e martedì 12 alle 21, “La dolce vita” di Federico Fellini (1960) lunedì 11 alle 20.30 e martedì 12 alle 16, “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi (1961) e “8 1/2” di Federico Fellini (1963) lunedì 18 e martedì 19 novembre, “Matrimonio all’italiana” di Vittorio De Sica (1964) e “Una giornata particolare” di Ettore Scola (1977) lunedì 25 e martedì 26 novembre. Gli orari delle ultime due settimane sono ancora da definire.
La carriera. Il 28 settembre 1924 nasceva uno dei più grandi divi del cinema mondiale: Marcello Mastroianni. Iniziamo dal 1958: Mastroianni entra nella banda più improbabile della storia del cinema, quella dei “Soliti ignoti” di Mario Monicelli, con Vittorio Gassman, Totò, Carla Gravina, Claudia Cardinale, protagonisti di una strepitosa commedia sceneggiata da veri maestri: Age e Scarpelli, Suso Cecchi d’Amico e lo stesso Monicelli. Nel 1960, “La dolce vita” di Federico Fellini consacra l’icona a livello mondiale. Il film, con un’indimenticabile Anita Ekberg, vince un Oscar, la Palma d’Oro, tre Nastri d’Argento e il David di Donatello. L’anno successivo, il 1961, Pietro Germi trasfigura Mastroianni in chiave grottesca nel suo “Divorzio all’italiana”, con Stefania Sandrelli, che affronta il tema del divorzio nel 1961, quando ancora non se parlava. La legge è del 1970 e il referendum del 1974. La consacrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, è definitiva quando presta il volto a Federico Fellini nel suo “8½” del 1963, con Mastroianni, Claudia cardinale, Sandra Milo, Anouk Aimée, tra gli altri. «Federico – scriveva Mastroianni - voleva Laurence Olivier, ma io gli somigliavo di più, cattolico, debole, antieroe. Per me 8½ è stato la chiarificazione di queste caratteristiche che c’erano nel mio privato ma che diventavano anche la cifra del mio personaggio. 8½ è un film che mi piace ancora moltissimo». Con l’ispirazione di Eduardo e la regia di Vittorio De Sica, ritroviamo, nel 1964, Marcello e Sophia in “Matrimonio all’italiana”, versione libera di “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo. Diversi anni dopo, nel 1977, la coppia si ritrova in una delle sue interpretazioni più toccanti, “Una giornata particolare” di Ettore Scola, un dramma psicologico che inizia il 6 maggio 1938, giorno della visita di Hitler a Roma, in cui si incontrano due abitanti di un quartiere popolare romano: Antonietta, madre di sei figli, e Gabriele, in attesa di andare al confino perché omosessuale.
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