Genova, la preghiera di una donna ucraina a Papa Francesco
di Anna Li Vigni
Nina è molto religiosa e credente: "Basta non rubare va bene anche una lavoro umile. In Ucraina ero ragioniera. In Italia ho fatto la badante"
Una donna che ha superato momenti molto difficili. Nina Chesanova, quando viveva in Ucraina, faceva la ragioniera. Poi, per guadagnare di più e mantenere i figli a scuola, ha deciso di venire in Italia.
Qui ha accettato di fare la badante. Ora è vedova e non più un lavoro. Per questo da alcune settimane si presenta all'associazione Afet Aquilone in vico Croce Bianca, per ritirare il pacco alimentare che viene distribuito ogni martedì.
"Dopo i 35 anni è difficile trovare lavoro. Anche i miei figli hanno difficoltà a trovare lavoro", Quasi dieci anni fa ho scritto una preghiera per la pace e l'ho spedita a Papa Francesco", spiega Nina.
Nina ha una nipotina che è stata portata in Germania. Molti dei suoi parenti stanno combattendo in Ucraina. "Forse dovrà farlo anche mio figlio", racconta Nina.
Nella preghiera: "Non mettete in pericolo il pianeta. Rifiutate la guerra e la violenza, considerando l'umana semenza...".
"Vorrei chiedere a tutti i politici del mondo di smettere di fare la guerra. Dio ha salvato me e mia figlia", sottolinea Nina.
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