"Genova la città del nord con la Tari più cara": lo studio della Uil

di Redazione

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Nel capoluogo ligure il costo per una famiglia di 4 persone con casa di 80 metri quadri è di 489 euro: in Italia costi più alti solo a Pisa e Brindisi

"Genova la città del nord con la Tari più cara": lo studio della Uil

Solo Pisa con 519 euro e Brindisi con 518 euro battono Genova nella classifica delle città più care sul fronte della Tari, la tassa sui rifiuti. Lo ha stabilito uno studio del "servizio lavoro coesione e territorio" della Uil nazionale che ha elaborato i costi in 107 città capoluogo di provincia. "Genova non è poi così meravigliosa, soprattutto in fatto di tassazione dei rifiuti. Il costo maggiore nel Nord Italia si registra infatti a Genova con 489 euro con il 37,8% in più rispetto al 2018. Genova è anche prima tra le città metropolitane e al terzo posto in Italia. Più care della città della Lanterna ci sono Pisa con 519 euro (Centro) e Brindisi con 518 euro (Sud). Tra il 2018 e il 2022, ovvero in 5 anni, la Tassa sui Rifiuti è aumentata mediamente del 7,7%, mentre nell'ultimo anno, rispetto al 2021, l'aumento è stato pari allo 3,7%" spiega la Uil nel proprio studio che ha preso come campione una famiglia composta da quattro persone con una casa di 80 metri quadri e un reddito ISEE di 25 mila euro. "Leggendo i dati scaturiti dallo studio non esiste solo il tema del caro bollette elettriche e del gas che pesano sui consumi delle abitazioni, ma anche il tema delle tariffe della raccolta dei rifiuti solidi urbani - ha dichiarato Alfonso Pittaluga, segretario regionale Uil Liguria -. Tariffe che pesano sul bilancio delle famiglie genovesi. Il servizio ha bisogno di investimenti per essere efficace nelle infrastrutture inerenti al ciclo integrato dei rifiuti. Per questo vanno accelerati gli investimenti del Pnrr e dei fondi per la coesione europei e nazionali che riguardano il ciclo integrato dei rifiuti"