Genova individuerà un hub per la raccolta degli aiuti per il popolo ucraino
di Marco Innocenti
La decisione è stata presa nel corso del vertice a Palazzo Tursi fra l'amministrazione e i rappresentanti della comunità ucraina
Il Comune di Genova metterà a disposizione un hub per la raccolta di generi di prima necessità e medicinali per il popolo ucraino. È quanto è stato deciso nell’incontro di questa mattina a Palazzo Tursi a cui hanno partecipato l’assessore alla sicurezza Giorgio Viale, il consigliere delegato alle politiche sociali Mario Baroni, gli uffici delle politiche sociali e delle politiche abitative, il cappellano della comunità ucraina in Liguria padre Vitaliy Tarasenkoil e presidente dell’associazione Pokrova Oleh Sahaydak.
"Stiamo vagliando alcune ipotesi – spiegano l’assessore Viale e il consigliere Baroni – per individuare un polo logistico per la raccolta dei generi di prima necessità che sia raggiungibile facilmente e che abbia adeguate dimensioni per raccogliere ingenti derrate. Attiveremo una mail e un numero dedicato, che sarà gestito dalla nostra Protezione civile e dalle associazioni del forum del terzo settore, per dare informazioni utili a tutti i genovesi che vogliano portare generi alimentari, medicine, vestiti per bambini o che vogliano mettere a disposizione una propria abitazione. Per ora la necessità che ci è stata evidenziata dai rappresentanti della comunità ucraina a Genova è l’invio di beni in Ucraina per cui stanno disponendo una catena logistica con tir. Ci stiamo preparando anche a eventuali arrivi in modo da essere pronti a rispondere a un’eventuale richiesta di tipo abitativo. Genova e i genovesi, che ringraziamo a nome dell’amministrazione, stanno già dando prova di grande generosità: come Comune vogliamo facilitare la catena della solidarietà per renderla più efficace possibile. Nelle prossime ore daremo ulteriori e più precisi dettagli".
L’associazione Pokrova ha stilato una lista di generi di prima necessità richiesti dall’Ucraina: coperte e cuscini con riempimento sintetico, pannolini, vestiti (giacche, maglioni, biancheria intima, calze, omogeneizzati, prodotti per igiene personale (salviette umide, sapone, shampoo, asciugamani), prodotti alimentari (pasta, riso, farina, tonno e carne in scatola, biscotti, cioccolato, dolci confezionati, the in bustine, caffè solubile), piatti, posate e bicchieri monouso, medicinali e dispositivi medici (antibiotici, analgesici, antiemorragici, antidiarroici, cardiovascolasi, antisettici, mascherine, garze, guanti monouso, siringhe).
Durante l'incontro a Palazzo Tursi, è stato anche deciso di attivare un numero verde e una mail per la raccolta dei generi di prima necessità. I dettagli e l'indirizzo del centro di raccolta, saranno comunicati nei prossimi giorni.
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