Genova, il tribunale del lavoro respinge i primi due ricorsi di sanitari no-vax sospesi
di Alessandro Bacci
Si tratta di un'infermiera e di una lavoratrice di un laboratorio biomedico ma vi sono altre cause da lavoratori in merito all'obbligo vaccinale
I giudici del lavoro del tribunale di Genova hanno appena emesso le prime due decisioni in materia di conseguenze dell'obbligo vaccinale per il personale sanitario. Entrambe sono state adottate in procedura d'urgenza. La prima decisione riguarda il caso di un'infermiera che, dopo l'accertamento dell'inosservanza dell'obbligo il 3 agosto scorso, è stata sospesa dall'esercizio della professione dal Consiglio dell'ordine professionale. La lavoratrice ha chiesto al giudice del lavoro di annullare o disapplicare questo provvedimento perchè privo di base normativa, ma il giudice ha ritenuto di essere privo di giurisdizione, in quanto essa spetta alla Commissione centrale esercenti le professioni sanitarie.
La seconda decisione riguarda il caso di una lavoratrice tecnico sanitaria di laboratorio biomedico, dipendente di un policlinico genovese, sospesa dals ervizio e dalla retribuzione dal 21 luglio scorso e sino, al massimo, al 31 dicembre 2021, la quale ha chiesto al giudice di essere reintegrata nel servizio o, altrimenti, di venire addetta a mansioni anche inferiori conservando lo stipendio. Con una valutazione squisitamente tecnico-giuridca il giudice ha ritenuto che l'obbligo sia collegato ad un più ampio pericolo di diffusione del contagio nell'ambiente sanitario: si tratta insomma di una prevenzione di un rischio ambientale, indipendentemente dal numero e dall'intensità dei contatti interpersonali. Il giudice ha accertato che l'incarico di tecnico di laboratorio della lavoratrice implicava prestazioni non isolate ma, al contrario, calate nel contesto ospedaliero, che comportavano relazioni interpersonali molteplici con colleghi. Il giudice ha inoltre valutato che non sia addebitabile all'ospedale un'inerzia nella mancata riorganizzazione finalizzata a trovarle un'occupazione alternativa. Il ricorso della lavoratrice è stato dunque respinto.
Davanti alla sezione lavoro del tribunale di Genova vi sono altre cause proposte da lavoratori in merito all'obbligo vaccinale. È bene precisare due circostanze: le due prime decisioni non rappresentano precedenti decisivi per la sorte delle ulteriori controversie. Il loro esito è condizionato dalle valutazioni giuridiche compiute dal singolo giudice sulle questioni in diritto e da ciò che le parti riusciranno a provare in ordine alle questioni di fatto.
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