Genova, il fenomeno del catcalling: "Colpite anche ragazze di 12 anni"
di Alessandro Bacci
Il centro per non subire violenza: "È una violenza che porta conseguenze sul piano psicologico fino a cambiare le abitudini, possiamo aiutare queste ragazze"
Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le denunce per quanto riguarda i fenomeni di catcalling: "Si tratta di molestie verbali ai danni delle donne per strada o nei luoghi pubblici - spiega Chiara Panero del centro per non subire violenza di Genova - Non è considerato un reato, ma alcuni comportamenti possono essere configurati nell'articolo 660 del codice penale. È una violenza che porta conseguenze sul piano psicologico, noi accogliamo le ragazze per aiutarle sia a livello legale che psicologico."
Forse fino a pochi mesi fa il catcalling era un fenomeno sottovalutato: "Purtroppo c'è sempre stato questo tipo di violenza ma dopo l'espisodio di violenza avvenuto a Genova sull'autobus si è potuto fare un focus. Siccome il centro fa anche degli interventi di prevenzione nelle scuole, parlando con le ragazze purtroppo abbiamo raccolto tante testimonianze di ragazzi che hanno subito e non hanno denunciato. È importante dire che vi è un luogo dove si possono rivolgere e dove possono avere un sostegno. Bisogna assolutamente condividere questa situazione."
Sono colpite solo le ragazze o l'età è variabile? "È trasversale a livello di età. Anche ragazze molto molto piccole dai 12 ai 14 anni. È assolutamente importante focalizzare la propria attenzione e non svalutare il fenomeno. Non sono desiderati questi apprezzamenti e quindi è importanti condannarli, lavorare tutti insieme affinchè si possa configurare come un reato. Le ragazze si spaventano e iniziano a non avere la libertà di non prendere più l'autobus o cambiare le proprie abitudini. Questo a livello psicologico è molto impattante. Poi può esserci la sensazione di vergogna."
Il centro per non subire violenza di genova ha presentato il nuovo logo: "Un vortice che racchiude un volto di donna ma la spirale si evolve e trova una via figura. Un logo che abbiamo intitolato "Libera" per dire alle donne che si possono liberare, che possono trovare una via di uscita. In questo periodo è importante sostenere i nostri progetti di prevenzione e quindi si può donare il 5X1000 alla nostra associazione inserendo il codice fiscale."
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