Genova, il circolo privato "alcova" tradito dalle liti fra clienti e prostitute
di Michele Varì
Gli abitanti esasperati dal fracasso sino all'alba hanno fatto scoprire un giro di prostituzione a Sestri Ponente: sei denunce
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Non un'associazione culturale ma una via di mezzo fra un night e un bordello con tanto di prostitute e privé dove appartarsi con tempi controllati con grande rigore. Erano queste per la polizia le finalità del circolo privato Club Diamond di via Donizetti, a Sestri Ponente
Nel cartello delle tariffe delle consumazioni c'era infatti una frase da poesia assai rivelatrice sul vero motivo per cui gli uomini accedevano nel locale “Finito tempo, finito amore”.
Lo hanno accertato i poliziotti del commissariato di Sestri Ponente denunciando sei uomini e una donna, di età comprese tra i 35 ed i 60 anni, per il reato di favoreggiamento della prostituzione. Identificate anche otto ragazze dell’est europeo tra i 20 e i 25 anni e il buttafuori senegalese.
L'inchiesta dei poliziotti diretti dal vice questore Stefano Perria è nata a seguito di un esposto presentato dagli abitanti della zona, infastiditi dal continuo andirivieni di uomini e di giovani ragazze in abiti succinti, ma anche dalle liti fra i clienti e le donnine e i tenutari del locale a luci rosse.
Motivo delle discussioni, come accertato poi dalla polizia, le prestazioni delle ragazze non adeguate ai prezzi
L'indagine ha scoperto che il circolo anche se ufficialmente era un'associazione culturale in cui potevano accedere solo i soci, in realtà era un locale a luci rosse dove lavoravano ragazze dell’Est Europa fatte arrivare in Italia con il visto d’ingresso per il turismo di 90 giorni.
Tutto ruotava intorno ad alcune abitazioni di corso Perrone dove le giovani vivevano e da dove raggiungevano il circolo con un'auto, una Cinquecento, una specie di taxi a luci rosse, condotto da due genovesi, entrambi fra i denunciati.
I poliziotti al termine delle indagini hanno ipotizzato che il circolo fosse e propria copertura per incontri a scopo sessuale, con il reclutamento delle ragazze incaricate di farsi offrire da bere al tavolo dai clienti per poi invitarli nei privé ed intrattenerli per un tempo proporzionato al costo di ciò che avrebbero ordinato.
Al termine dell’attività il locale è stato posto sotto sequestro
Uno dei cittadini della zona firmatari dell'esposto nato per il fracasso sino all'alba ha accettato di parlare con Telenord.
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