Genova, emergenza pronto soccorso: Fp Cgil e Uil Fpl chiedono interventi urgenti su organico e infrastrutture
di Redazione
Infantino e Vannucci: "Situazione critica per l’assenza di integrazione tra ospedale e territorio e mancata presa in carico delle cronicità"

L’allarme sullo stato dei pronto soccorso genovesi si fa sempre più forte. Fp Cgil e Uil Fpl di Genova denunciano un sovraccarico del 50% rispetto alla capienza dei reparti a causa della cronica carenza di personale e della mancanza di integrazione tra ospedale e territorio. I sindacati sottolineano la necessità urgente di "liberare risorse" per affrontare la crisi e migliorare la qualità dei servizi, tanto per i pazienti quanto per gli operatori sanitari. Il secondo incontro tematico, organizzato in Prefettura a Genova, ha avuto come focus il sistema di emergenza-urgenza e ha visto la partecipazione di Luca Infantino (Fp Cgil) e Marco Vannucci (Uil Fpl), che hanno ribadito la stretta relazione tra la scarsità di risorse economiche e la fuga di personale dalla professione.
"La situazione è insostenibile: l’assenza di un'adeguata integrazione tra ospedale e territorio e la mancata presa in carico delle cronicità generano un afflusso maggiore nei pronto soccorso, con oltre il 50% degli accessi in forma diretta," dichiarano Infantino e Vannucci. Questo fenomeno è indice di un progressivo depotenziamento della medicina territoriale. I segretari generali dei sindacati esprimono preoccupazione anche per le condizioni di lavoro degli operatori, chiedendo salari adeguati, rispetto e maggiore sicurezza.
"La salute e la sicurezza degli operatori devono essere garantite affinché possano svolgere il loro lavoro in modo sereno e con un alto livello di qualità," continuano i rappresentanti sindacali. La situazione, inoltre, evidenzia il problema legato alla gestione dei flussi nei pronto soccorso, dove la carenza di risorse e la sostituzione delle attività di barellaggio con compiti di facchinaggio stanno minando la professionalità del personale. Secondo Fp Cgil e Uil Fpl, il sistema di gestione del numero unico e del 118 necessita di una revisione urgente.
"Il pronto soccorso dovrebbe occuparsi esclusivamente dei casi acuti, ma attualmente è costretto a gestire situazioni ben più lunghe e complesse. È necessario un approccio globale per risolvere questa crisi," affermano i sindacalisti. Un altro punto cruciale è la gestione delle carenze nei concorsi pubblici, con particolare attenzione alla situazione di Asl 3, dove i concorsi vanno deserti e la domanda di medici è in costante aumento. Inoltre, si segnala una grave carenza di personale nelle Rsa, soprattutto nelle ore notturne, dove la presenza di medici 24 ore su 24 è fondamentale. Sul fronte delle infrastrutture, i sindacati hanno sollecitato il miglioramento e l'adeguamento delle strutture ospedaliere, a partire dal Galliera, e la manutenzione ordinaria degli edifici esistenti.
"Le strutture sanitarie devono garantire condizioni adeguate per accogliere pazienti già fragili. Le manutenzioni ordinarie e gli investimenti in nuovi edifici sono essenziali per una sanità di qualità," sottolineano Infantino e Vannucci. In conclusione, lo stato di agitazione dichiarato da Fp Cgil e Uil Fpl per i pronto soccorso genovesi proseguirà finché non verranno adottati interventi concreti da parte delle istituzioni. Un tema centrale resta la disponibilità di risorse, tanto per il personale quanto per le strutture sanitarie, al fine di garantire una sanità pubblica di qualità per la cittadinanza.
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