Genova, ecco "Piccole Donne" nuoto sincronizzato benefico per il Centro Mascherona

di Redazione

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Domani al Lago Figoi la manifestazione organizzata dalla Nuotatori Rivarolesi che raccoglierà offerte per "borse di sport" in favore di famiglie vittime di violenza

Genova, ecco "Piccole Donne" nuoto sincronizzato benefico per il Centro Mascherona

Sport e solidarietà, un filo comune che unisce la passione delle sincronette della società Nuotatori Rivarolesi al Centro Antiviolenza Mascherona, da anni impegnato a combattere la violenza sulle donne.

Da questa collaborazione nasce la prima edizione di "Piccole donne", trofeo benefico di nuoto sincronizzato, patrocinato da Regione Liguria, che domani radunerà alle piscine di Lago Figoi più di 150 atlete liguri con l'obiettivo di finanziare, tramite una donazione volontaria, le prime "borse di sport" in favore dei figli delle vittime di abusi.

"Sport e solidarietà sono da sempre un binomio classico - dichiara l'assessore regionale Simona Ferro nella doppia veste di assessore alle Pari Opportunità oltre che allo Sport - ancora più meritorio quando, come in questo caso, è declinato per essere ancora più vicini alle donne vittime di violenza".

"L'idea è nata all'indomani della pandemia - spiega Yaela Carboni, allenatrice della Nuotatori Rivarolesi - Le ragazze, nel ritrovarsi dopo un periodo di lontananza, hanno maturato la necessità di lasciare il segno. Così, abbiamo contattato il Centro Antiviolenza Mascherona, che ha condiviso con entusiasmo lo spirito del progetto. I primi di gennaio abbiamo iniziato con i primi inviti alle società liguri, finendo con il dover bloccare le iscrizioni a causa delle troppe adesioni ricevute". "Come Centro Antiviolenza Mascherona - sottolinea la responsabile Manuela Caccioni - crediamo che lo sport possa veicolare valori e trasmettere messaggi di sensibilizzazione, soprattutto a giovani donne che ogni giorno fin da piccole lottano contro gli stereotipi di genere. Iniziative come queste hanno lo scopo di sostenere altre giovani donne che, a causa della violenza sulle loro madri, sono ospiti nelle nostre case rifugio".

A causa delle normative anti-Covid l'ingresso all'impianto sportivo è limitato alle sole atlete. Libero l'accesso al parco antistante la piscina, dove sarà possibile effettuare le donazioni.