Genova, depositi chimici, Salvini a Pastorino: "Tema al vaglio di Consiglio di Stato e ministeri, servirà ok Capitaneria e Porto"
di M.C.
Il deputato dem solleva dubbi sulla sicurezza e sull’impatto occupazionale
Luca Pastorino, parlamentare Pd, ha interrogato il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini sul trasferimento dei depositi chimici da Multedo a Sampierdarena, sottolineando le preoccupazioni su sicurezza, impatto ambientale e lavoro. Salvini ha ribadito che il tema è al vaglio del Consiglio di Stato e del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (Mase).
Trasferimento dei depositi – Da anni il quartiere di Multedo attende lo spostamento dei depositi di Carmagnani e Superba, ma il progetto di trasferimento a Sampierdarena continua a generare polemiche. Pastorino ha messo in evidenza le possibili criticità di un duplicamento dei siti, che richiederebbe una doppia infrastruttura di raccordo con tutte le implicazioni sulla sicurezza e l’occupazione. "Stime attuali prevedono un carico di 12.000-15.000 ore di lavoro al terminal San Giorgio", ha detto Pastorino, chiedendo al ministro un parere sul progetto.
La risposta del ministro – Matteo Salvini ha riconosciuto la complessità del trasferimento, ribadendo che il progetto è "affrontato da anni in contraddittorio con i gestori dei depositi e l'amministrazione comunale di Genova". Ha inoltre ricordato che il Consiglio di Stato esaminerà il caso il 14 novembre, in seguito a un primo giudizio del TAR Liguria, che ha accolto alcuni ricorsi contro l'operazione.
Esame ambientale – Salvini ha spiegato che la questione è anche all'attenzione del Mase per la valutazione ambientale, un processo iniziato il 18 gennaio e tuttora in corso. "L'operazione richiede una rigorosa analisi dei profili ambientali, di competenza del Mase", ha sottolineato.
Nuovo regolamento di sicurezza – In risposta alle preoccupazioni sulla sicurezza, Salvini ha richiamato l’iniziativa della Capitaneria di Porto di Genova, che ha recentemente approvato un nuovo regolamento di sicurezza. Entrato in vigore il primo novembre, il regolamento impone "disposizioni a tutela della sicurezza e dell'ordinato svolgimento del traffico marittimo nelle acque portuali". Tuttavia, resta in vigore il divieto di ormeggio per navi cisterna con prodotti a basso punto di infiammabilità nel porto di Genova, salvo a Multedo.
Possibili sviluppi – Il ministro ha spiegato che qualsiasi futura destinazione dei depositi dovrà essere approvata dalla Capitaneria e dall'Autorità Portuale, le quali esamineranno attentamente i requisiti di sicurezza prima di autorizzare nuove strutture.
Incertezza occupazionale – L’interrogazione di Pastorino ha sollevato anche il problema delle garanzie occupazionali per i lavoratori coinvolti. Secondo le stime, il trasferimento potrebbe avere ripercussioni sul carico di lavoro assegnato al terminal San Giorgio, un aspetto che richiede un'attenta analisi per evitare contraccolpi sull’occupazione.
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