Cultura, dai challenge di Facebook ai grandi eventi si guarda al post coronavirus

di Giulia Cassini

7 min, 13 sec

Tra le voci di esponenti autorevoli di Genova delle diverse realtà territoriali per raccontare la quarantena e l'auspicabile ripresa

Cultura, dai challenge di Facebook ai grandi eventi si guarda al post coronavirus

Come utilizzare il tempo nelle ultime restrizioni da Covid-19 e come tutelare l’offerta culturale e la didattica? Se i danni non si contano e sono stati attivati vari appelli istituzionali ai Ministeri, i Teatri iniziano a soffrire pesantemente delle cancellazioni del cartellone. Il noto Presidente dell’Associazione Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio Niccolò Paganini Giuseppe Isoleri sul fermo di questi giorni commenta : “Sono molto preoccupato in quanto temo che per il Teatro Carlo Felice la stagione sia conclusa, forse si salverà l'ultima opera Manon Lescaut. Ammirevole è stata l'iniziativa del Sovrintendente Orazi di far rappresentare via streaming, forse primo in Italia, le opere del repertorio delle scorse stagioni mantenendo vivo il rapporto con il pubblico. Pubblico che, ora deve fare la sua parte per dimostrare l'attaccamento al nostro Teatro: non chiedere rimborsi né di biglietti, né di quote di abbonamento per dare una dimostrazione di pratico aiuto a questa nostra grande Istituzione. Noi dell'Associazione la pensiamo a questo modo e speriamo che tutti gli altri spettatori del Teatro la pensino come noi”.

Il Teatro Carlo Felice di Genova intanto tiene vivo il legame con gli appassionati; come nota lo staff “Il bilancio della prima settimana di trasmissioni online grazie alle quali il pubblico può assistere gratuitamente a opere, balletti e concerti tratti dall’ archivio video è di quasi 550.000 collegamenti da 68 paesi”.  Poi, si continua a lavorare. Notizia delle ultime ore il raggiungimento dell’accordo col Festival di Spoleto, che prevede la presenza dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice all’interno della prossima edizione del “Due Mondi”, al via il 26 giugno.  “Si tratta di un progetto originale del Teatro Carlo Felice – spiega il Sovrintendente Claudio Orazi – che abbiamo proposto al Festival di Spoleto per rendere omaggio a Beethoven nel 250° anniversario della nascita. Alla fine di giugno la nostra orchestra andrà in trasferta a Spoleto, dove sarà impegnata ne Le creature di Prometeo, op. 43. Lo spettacolo si terrà al Teatro Nuovo per due rappresentazioni e prevede l’esecuzione dell’opera combinata con una originale coreografia nella quale saranno protagonisti 20 ballerini che indosseranno i costumi disegnati per l’occasione da Roberto Capucci. Al grande stilista italiano e al direttore artistico del Festival di Spoleto, Giorgio Ferrara, giunge la nostra gratitudine”.  

Nei musei la situazione non è dissimile: i genovesi si rimboccano le maniche e provvedono a far fruttare al meglio il tempo a disposizione, sempre nel pieno rispetto delle normative.  Tra questi attivissima la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola che aderisce in modo esemplare allo slogan “La cultura non si ferma!”, pagina web del MiBACT di aggregazione delle iniziative digitali per #iorestoacasa. Aggiornatissimo il Facebook del Museo dove si spazia, tra i vari post,  dal primo piano nobile di Palazzo Spinola (con le tele di Carlone per gli affreschi della navata centrale nella chiesa di San Siro, il raffinato altare domestico, il ritratto del doge Agostino Pallavicino e quello di suo figlio Ansaldo, uno dei capolavori di Van Dyck) fino all’intrigante challenge a colpi di opere con la placca in argento sbalzato raffigurante "Un barcheggio di nobili sullo sfondo della veduta della città di Genova", di un argentiere fiammingo dell’inizio sec. XVII“. Tutto il personale nel rispetto del decreto è, per il massimo delle nostre possibilità, in smart working  - dice la Direttrice della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola Farida Simonetti-  ma il Museo non può essere abbandonato garantendo il numero minimo di presenze nel rispetto della sicurezza. Il mio pensiero va ai custodi, al grande spirito di servizio che dimostrano tutti i giorni”. Anche loro sono eroi del quotidiano, al tempo del coronavirus, esponendosi in prima persona. “Uno dei custodi , Arturo Serando -continua Farida Simonetti- si è fatto carico di fare le riprese che trovate online dei nostri capolavori, così come Matteo Moretti che ha fatto la serie di pillole video in sostituzione degli argomenti delle conferenze che avremmo voluto proporre in marzo sulle femministe inconsapevoli. C’è il desiderio e l’impegno di continuare il dialogo con il nostro pubblico anche se in un museo conta esserci, viverlo, arricchirsi”.  Carico gravoso la riprogrammazione: “Pensate alla mostra di Washington prevista per il 3 maggio. Le opere sarebbero dovute partire intorno a Pasqua con gli aggiornamenti dei prestiti e della Galleria stessa. Pur con il punto interrogativo sulla durata di questa emergenza stiamo pensando fiduciosi all’estate e a una grande ripresa in autunno. Lo dobbiamo tra gli altri agli amanti dell’arte, a chi lavora nella cultura, alle guide turistiche e alle associazioni”.

Al Museo dell’Accademia Ligustica la situazione non è dissimile, con la chiusura che ha penalizzato la mostra “Bernardo Strozzi nella chiesa di San Domenico: bozzetti, frammenti e documenti”. Di ritorno dal quotidiano sopralluogo per controllare climatizzazione , allarmi e tutti i dispositivi il Conservatore Giulio Sommariva spiega: “Non è possibile disallestirla mantenendo le prescrizioni del coronavirus, in primis perché sarebbe necessario lavorare gomito a gomito. E’ tutto bloccato. Anche noi avevamo i quadri in partenza per Genova Superba a Washington che coinvolgeva le varie collezioni della città. Possiamo solo augurarci per tutti, non con lo sguardo concentrato sulla nostra attività o sul settore, che si riprenda presto”. Ricorda quindi il ruolo fondamentale della comunicazione, di Silvia Giuseppone, e di Guido Fiorato alla direzione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti con tutti docenti per le integrazioni online realizzate per gli studenti  e la sezione dove i professori pubblicano materiali di approfondimento dedicato.

Per quanto riguarda la didattica online c’è anche il lato complesso dell’insegnamento di uno strumento musicale, si parla spesso di scuole e Licei e meno, a torto, del Conservatorio Paganini di Genova che sotto la guida del Direttore Roberto Tagliamacco ha attivato da subito le procedure preventive ed emergenziali riorganizzando il fronte lezioni di concerto con i docenti. “Sono molteplici le piattaforme che si possono utilizzare da Skype a FaceTime l’importante è portare avanti l’offerta formativa -dice Roberto Tagliamacco- poi a ogni docente piena libertà sulla modalità di impiego. Ad esempio per la mia classe di Solfeggio, per Armonia e Didattica utilizziamo Zoom perché siamo in tanti in contemporanea”. Gli studenti hanno aderito da subito con responsabilità e impegno: “Tutta la mia classe ha risposto immediatamente ritrovando nelle attività didattiche quella normalità di cui abbiamo tanto bisogno. L’importante è non cedere nelle avversità e portarli con la preparazione necessaria per affrontare gli esami”. E' scuola di vita e non demordono nemmeno artisti e associazioni.

E’ il pensiero anche di Annalisa Vio che ha iniziato a organizzare i concerti di VicoPiano 4 anni fa con un team di allievi ed ex allievi del Maestro Gianfranco Carlascio dove il pianoforte è il protagonista del Salotto Musicale nei Vicoli e già pensa alle prossime attività oppure dell’artista Jess. “Ho iniziato la rubrica musicale The Songwriters’ Room con Lobina per i Giardini Luzzati e Good Morning Genova -spiega Jess- la web radio e piazza virtuale per artisti (cui ha aderito anche Frankie Hi-Nrg ad sempio, ndr). E’ un format su quello che capita nella stanza e nella mente di un cantautore, ben diverso dai tutorial. Facciamo vedere come affrontiamo noi stessi lo studio di canzoni o di particolari musicali. Ho iniziato con ‘Thank You’ di Alanis Morissette poi Lobina ha portato una canzone di Springsteen ‘The River’. Deve essere proprio questo il punto che ha appassionato gli amici del web”.

Sul versante della musica classica il Presidente dell’Associazione Amici di Paganini Roberto Iovino chiosa con responsabilità: “Stiamo attraversando un momento tragico inimmaginabile che si riflette su tutti i settori. Il comparto della cultura sta reagendo con comunicazioni alternative. Noi lo facciamo con la pagina Facebook e con le iniziative sul sito (wwww.niccolopaganini.it) tra registrazioni e testi dedicati a Paganini per offrire svago, riflessione, approfondendo per non far sentire appassionati ed associati soli, staccati dal mondo della cultura. E’ l’unica risposta che possiamo dare sperando che si possa tutti ricominciare, riprendere le attività, che le realtà medio-piccole e i singoli non escano distrutti da questa situazione”. Il rischio è proprio questo: l’impoverimento di un settore fondamentale per la società.