Genova, crack nel centro storico, Salis: “Oltre l’emergenza. Il governo faccia la sua parte”

di steris

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La sindaca ha poi ricordato che Genova ha accolto 400 minori stranieri non accompagnati solo nel 2025, con 9 nuovi casi solo nella notte precedente

Genova, crack nel centro storico, Salis: “Oltre l’emergenza. Il governo faccia la sua parte”

Una mattinata intensa nel cuore del centro storico genovese per la sindaca Silvia Salis, che oggi ha effettuato un lungo sopralluogo nel Sestiere di Prè, accompagnata da assessori e rappresentanti municipali. La visita ha toccato luoghi simbolo del disagio urbano e sociale, come il drop-in di vico Croce Bianca, ma anche gli hub di comunità e gli spazi di accoglienza e inclusione attivi sul territorio, fino ai nuovi appartamenti per l’housing sociale realizzati in via Prè con fondi del PNRR. “Nel centro storico non c’è solo un problema di sicurezza, ma una vera emergenza sociale, sanitaria e legata alle tossicodipendenze – ha dichiarato la sindaca Salis –. La nostra polizia locale sta facendo moltissimo, ma non basta. Serve un piano emergenziale che coinvolga Prefettura, Questura, associazioni del territorio e, soprattutto, un impegno concreto del governo e del Ministero dell’Interno”.

Secondo la sindaca, la situazione non è più gestibile solo con risorse comunali: “Genova, come molte altre grandi città, ha bisogno di un intervento strutturale. Le competenze dei Comuni sono limitate, mentre il tema della sicurezza è nazionale e internazionale. In centro storico convivono marginalità, dipendenza da crack e fentanyl, degrado abitativo e povertà estrema”.

La Salis ha poi sottolineato anche il carico sociale che grava sulle spalle delle amministrazioni locali, ricordando che Genova ha accolto 400 minori stranieri non accompagnati solo nel 2025, con 9 nuovi casi solo nella notte precedente. “Questo dà l’idea della complessità del problema. Chiedo al governo e al ministro Piantedosi di intervenire: il Comune da solo non ce la può fare”.

Il percorso nel sestiere di Prè Accompagnata dagli assessori Cristina Lodi (Welfare), Arianna Viscogliosi (Sicurezza), Tiziana Beghin (Commercio), Massimo Ferrante (Lavori pubblici) e Davide Patrone (Patrimonio), insieme alla presidente del Municipio I Centro Est Simona Cosso, la sindaca Salis ha visitato:
Hub Marinelle in vico Tacconi, spazio dedicato alla comunità con corsi di italiano, attività culturali e sociali per il quartiere.
Semi Foresti in vico dei Vivaldi, associazione attiva nell’integrazione, educazione e promozione di una società multiculturale.
Hub “Per Prè” in piazza Vittime di tutte le mafie, cogestito da 93 associazioni e presidiato dalla cooperativa La Comunità, con attività di coworking, aule studio, aggregazione, musica, e raccolte solidali.
Centro di prossimità StartTappe, in via Prè 151R, punto di riferimento per l’inclusione lavorativa e la formazione, nato da un Patto di Sussidiarietà con la coop Agorà: già 1.300 utenti e 1.900 colloqui da aprile a oggi.
Drop-in di vico Croce Bianca, gestito da Afet Aquilone, che offre servizi di prossimità a persone in condizioni di marginalità, dipendenza e fragilità estrema. “Afet fa un lavoro straordinario con le persone più fragili del territorio – ha sottolineato Salis –. Ringrazio tutte le associazioni del Terzo Settore: senza di loro, il centro storico sarebbe al collasso. Ma ora servono risorse, strumenti e azioni concrete per sostenere questi presidi fondamentali”.

10 nuovi appartamenti per l’housing sociale - La visita si è conclusa in via Prè 12 e 14, dove si è appena concluso l’intervento da 2 milioni di euro del PNRR – PINQuA (Programma Qualità dell’Abitare) per la realizzazione di 10 appartamenti in classe A destinati a housing sociale. Gli alloggi, privi di barriere architettoniche e con ascensore, saranno assegnati a canone moderato a partire da inizio 2026, secondo una graduatoria gestita da Spim, con particolare attenzione ai giovani under 35 e alle categorie fragili.

Il progetto ha previsto il rifacimento della copertura, facciate, vano scala e ascensore, con creazione di spazi condivisi e un locale al piano terra per attività collettive. “È un segnale concreto – ha commentato la sindaca – della volontà di ripensare l’abitare in centro storico, favorendo un mix sociale e restituendo dignità agli spazi e alle persone”.

La replica del gruppo FdI - "Aumenta la sensazione di insicurezza in città con i vicoli sempre più teatro di degrado e spaccio ma la maggioranza si rifiuta di voler affrontare il problema in consiglio comunale rinviando nuovamente la discussione dell'ordine del giorno proposto da Fratelli d'Italia. Sceglie ancora una volta la via del silenzio la sinistra per provare a mascherare divisioni interne che potrebbero creare più di un imbarazzo al sindaco Salis troppo impegnata a comportarsi da aspirante leader nazionale, priva di esperienza, e affrontare temi internazionali ma poco propensa a occuparsi di Genova". Così in una nota il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia. "Fino a ieri il campo largo non ha perso occasione per puntar il dito contro l'amministrazione di centrodestra - conclude la nota -, oggi invece puntano il dito contro il Governo pur di non assumersi nessuna responsabilità. Ma Genova e i genovesi meritano di più".

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