Genova ciclabile Corso Italia interrotta per mondiali di canottaggio, Fiab: "Si poteva fare diversamente"

di Redazione

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Romolo Solari: "Non crediamo che fosse indispensabile utilizzare quel metro e mezzo di larghezza della pista ciclabile"

Genova ciclabile Corso Italia interrotta per mondiali di canottaggio, Fiab: "Si poteva fare diversamente"

Transenne, segnali di divieto e container sono stati posizionati lungo la pista ciclabile di Corso Italia. Queste infrastrutture sono state installate per delimitare l’area interessata dai mondiali di canottaggio. “Non crediamo che fosse indispensabile utilizzare quel metro e mezzo di larghezza della pista ciclabile, considerando che verso il mare c’è un marciapiede molto ampio,” ha dichiarato Romolo Solari, Presidente di FIAB Genova. “Ancora una volta, gli uffici comunali dimostrano scarsa attenzione verso i cittadini che scelgono di muoversi in bici. Lo abbiamo già visto con Via Sampierdarena: il progetto di ristrutturazione, partito in modo promettente, è stato modificato negativamente, perdendo tutte le potenzialità per la mobilità ciclistica.”

Esiste un Ufficio Smart Mobility appositamente costituito per intervenire in questi casi, dove è necessario salvaguardare la continuità della rete ciclabile. FIAB si chiede se questo ufficio sia realmente messo in grado di svolgere il suo compito.

"Ironia della sorte - recita una nota - siamo alla vigilia della Settimana Europea della Mobilità, il cui tema quest’anno è la condivisione dello spazio pubblico, una risorsa preziosa e limitata, soprattutto nei centri urbani. Strade e piazze sono luoghi di movimento, interazione e relazioni. L’uso responsabile di questo bene comune è vitale per lo sviluppo di una mobilità sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale e della sicurezza stradale, ma anche per garantire il benessere fisico. Troppo spesso, invece, a Genova lo spazio pubblico viene sacrificato agli interessi privati".

“Non abbiamo nulla contro i campionati mondiali di canottaggio, anzi, ma sarebbe stato sufficiente lasciare spazio alle bici e ai pedoni per scorrere lungo la via. Alle competizioni, comprese le Olimpiadi, si incrementano i percorsi ciclabili. Noi, invece, li togliamo” conclude Solari.