Genova, beni confiscati alle mafie: un immobile in Albaro ospiterà "Il porto dei piccoli"
di Redazione
Apptovato dalla giunta comunale il progetto di fattibilità tecnico economica
GENOVA - Approvato dalla giunta comunale, su proposta del vicesindaco e assessore al Bilancio e dell’assessore al Patrimonio Pietro Piciocchi, il progetto di fattibilità tecnico economica per la partecipazione al bando per i contributi agli enti locali per la valorizzazione dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata per l’intervento di manutenzione straordinaria all’edificio di via Vico 1, nel quartiere di Albaro. «Si tratta di un intervento da circa 125.000 euro che consentirà la manutenzione straordinaria della copertura, oggi soggetta a infiltrazioni, dell’edificio, che si sviluppa su quattro piani e si presenta in un generale buono stato – spiega l’assessore al Patrimonio - L’immobile è tra le confische alla criminalità organizzata e sarà restituito alla nostra comunità con fini sociali: è stato assegnato, al termine della procedura a evidenza pubblica aperta dalla direzione Patrimonio, all’associazione Il Porto dei Piccoli. L’associazione assegnataria potrà mettere a servizio dei più piccoli, in particolare delle famiglie di bambini in cura al Gaslini, questo immobile di assoluto pregio, dotato di spazi verdi e aperti. L’immobile sarà al centro di un progetto del Porto dei Piccoli che vedrà impegnati operatori specializzati e volontari per fornire supporto e informazioni a malati e alle loro famiglie, operando in sinergia e tenendo conto di tutti gli aspetti sociali, sanitari, economici e giuridici». L’immobile è composto da 16 vani dotati di servizi igienici, è dotato di spazio esterno pertinenziale adibito a verde.
Sono 68 gli immobili confiscati alle mafie a Genova, dei quali 44 provenienti dalla “Confisca Canfarotta” (di questi 44 40 sono stati assegnati a finalità sociali, 2 istituzionali e due non sono ancora stati dati in concessione), tutti di civica proprietà. «Come è emerso anche durante la commissione consiliare itinerante dei giorni scorsi, che ha visitato alcuni immobili valorizzati nel centro storico – commenta l’assessore al patrimonio – Genova è un esempio virtuoso di come i beni confiscati alle mafie possano essere restituiti alla collettività e alla società civile». I commissari hanno visitato l’immobile di via Pré 183R, assegnato all’associazione Pre-Nottando che si occupa di attività di divulgazione e informazione turistica. Seconda tappa in vico delle Vigne 10R, assegnato all’associazione Pas a Pas. All’interno del locale vengono svolte attività formative e socio-culturali, come aiuto compiti, lezioni di lingue straniere e di italiano. Presente anche uno sportello legale per assistere gli utenti nelle pratiche online. In vico Rosa 10R, la bici-officina della Cooperativa Sociale Il Laboratorio. In vico dell’Umiltà 4R, assegnato ad AGESCI Zona Tre Golfi, è stata realizzata un’escape room tematica, con la finalità di far conoscere ai giocatori tematiche legate alla lotta per la legalità. In via di Canneto il lungo 97R c’è lo spazio assegnato alla Gigi Ghirotti, utilizzato come punto informativo. In via di Canneto il corto 25R, assegnato alla parrocchia Santa Maria delle Vigne, un laboratorio di riciclo. Infine, in piazza san Giorgio 10R, il fondo recentemente aggiudicato dall’Associazione Echo Art.
Tramite il fondo di Regione Liguria, sono stati assegnati alla città di Genova fondi per 500.000 euro, una cifra che l’amministrazione conta di implementare: già circa 400.000 euro sono stati investiti per la valorizzazione e il recupero di 33 immobili.
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