Genova, aumenta il numero degli indagati per lo sversamento di idrocarburi nel Varenna
di Redazione
Il pm Menichetti sta cercando di capire le cause della fuoriuscita dall'oleodotto
Lo sversamento di idrocarburi nel torrente Varenna a Genova è sempre più un caso. Il pubblico ministero Eugenia Menichetti ha iscritto nel registro degli indagati almeno un'altra persona che lavora nell'impianto di stoccaggio dell'Eni nel quale è avvenuto il fatto. La società aveva spiegato che lo sversamento era avvenuto durante le operazioni propedeutiche agli interventi di manutenzione straordinaria dell'oleodotto di Genova Pegli, su un'area pavimentata all'interno del deposito. La fuoriuscita, tamponata con panne assorbenti per evitare che il petrolio potesse arrivare in mare, secondo Eni era stata quantificata in circa 4000 litri, anche se vi è il sospetto che possano essere di più. Una perizia sta cercando di capire le cause dello sversamento. Menichetti aveva già indagato, subito dopo il misfatto, il direttore dello stabilimento e un tecnico che nelle settimane prima dell'incidente avrebbe svolto alcuni lavori di manutenzione all'impianto. Era stata inoltre sequestrata una parte dell'oleodotto. Ora, l'aumento del numero degli indagati prelude allo sviluppo di una vicenda che sembra essere soltanto ai suoi primi capitoli.
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