Genova, Amt inaugura il primo polo per i bus elettrici

di Alessandro Bacci

Già presenti 10 mezzi nella rimessa della Foce, un investimento da 650 mila euro

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"Un bus elettrico per essere ricaricato ha bisogno di 50 Kw, un contatore di casa assorbe, in media, 3 Kw e quindi, un bus di questi assorbe la stessa energia di una palazzina di 16 appartamenti". Marco Beltrami, amministratore unico di Amt, spiega così le potenzialità del nuovo polo elettrico della Rimessa Mangini che ospita la flotta dei primi 10 ebus elettrici (nel 2020 ne arriveranno altri 14) e che, a pieno ritmo potrà caricare, attraverso un complesso sistema di ricarica notturna, 60 mezzi. Un investimento di circa 650 mila euro che ha permesso di realizzare, all'interno della struttura, una cabina di trasformazione che, attraverso 3 km lineari di linee elettriche, fornisce energia a sistemi di ricarica "smart" che gestiscono sia i consumi energetici che quelli della ricarica, oltre che della rimessa stessa, ottimizzando a seconda delle necessità, le potenze disponibili.

"La creazione dell'infrastruttura elettrica - spiega Beltrami - è stato un progetto di ingegneria elettrica di una notevole complessità. L'autobus elettrico è un cambiamento epocale per il trasporto pubblico e, in sintonia con l'Amministrazione, abbiamo deciso di accettare la sfida e avviare un ambizioso progetto sull'elettrico". Il progetto elettrico di Amt, quindi, prevede nel corso del 2020 l'incremento della flotta, con la possibilità di ampliare il servizio anche a linee più frequentate, e la realizzazione di un secondo polo elettrico nella rimessa di Cornigliano, da cui uscirà la seconda flotta elettrica di Amt a servizio di alcune linee collinari del ponente.

"Il futuro della mobilità è elettrico - sottolinea Matteo Campora, assessore Ambiente, Mobilità ed Energia - e il nostro fine è quello di migliorare la qualità dell'aria, avere veicoli con zero emissioni e mezzi il più silenziosi possibili. Il primo polo elettrico Amt è un ulteriore passo in avanti per il raggiungimento degli obiettivi". Un altro tassello della strategia elettrica di Tursi.

"Il trasporto pubblico genovese nei prossimi anni- spiega Enrico Musso, coordinatore della Mobilità Urbana Sostenibile per il comune di Genova - dovrà vivere una trasformazione, sia nel senso della sostenibilità che della qualità, per essere più attrattivo per chi oggi non lo usa".