Genova al voto, i profili dei sette candidati in corsa: chi sono e cosa vogliono per la città
di Matteo Cantile
La città elegge il nuovo sindaco tra sette aspiranti: dai favoriti contrapposti ai volti civici, ecco profili e programmi

Oltre 480 mila genovesi sono chiamati alle urne per scegliere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale. La sfida elettorale nel capoluogo ligure vede in corsa sette candidati sostenuti complessivamente da 17 liste. Il confronto principale si gioca tra il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra, ma sulla scheda figurano anche esponenti di liste civiche, movimenti antisistema e formazioni della sinistra radicale, che contribuiscono a rendere più variegato il panorama politico.
Pietro Piciocchi – Avvocato 47enne, già vicesindaco e oggi sindaco facente funzioni dopo l’elezione di Marco Bucci a presidente della Regione, Pietro Piciocchi è il candidato sostenuto da tutto il centrodestra. Corre infatti con l’appoggio di sette liste (dai partiti maggiori Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, fino a Udc, Noi Moderati e due civiche, Vince Genova e Bucci - Orgoglio Genova - Noi Moderati). Il programma di Piciocchi ppone l’accento sulla crescita economica e sulle infrastrutture: promette 20 mila nuovi posti di lavoro attraverso investimenti e progetti per fare di Genova la capitale logistica del Mediterraneo. Punta inoltre sulla sicurezza urbana, con più tecnologia e presenza sul territorio (2 mila nuove telecamere di sorveglianza, introduzione dei vigili di quartiere e custodi nei parchi) e sul rilancio del commercio e dell’artigianato locali. In ottica futura, Piciocchi insiste su una Genova “verde e giovane”, aperta e accogliente: propone il potenziamento degli spazi culturali (nuove biblioteche e centri di aggregazione in più quartieri) e conferma i grandi progetti infrastrutturali già avviati, come lo Skymetro in Val Bisagno e la realizzazione della Gronda di Ponente.
Silvia Salis – Ha 39 anni ed è al debutto in politica dopo una bella carriera sportiva. Silvia Salis, ex campionessa italiana di lancio del martello (ha partecipato alle Olimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012), è oggi vicepresidente vicaria del CONI ed è stata nominata “ambasciatrice di Genova” nel 2023. È la candidata del centrosinistra unito: la sostengono PD, M5S, l’alleanza Verdi-Sinistra e altre forze centriste (Azione, +Europa, Italia Viva riunite nella lista Riformiamo Genova) oltre alla sua lista civica personale Silvia Salis Sindaca. Il programma si articola in dieci punti che delineano la “Genova del futuro”: priorità al lavoro, con politiche attive per i giovani; potenziamento del welfare, degli asili nido e dell’assistenza agli emarginati; mobilità sostenibile, con estensione della metropolitana e integrazione tariffaria; più vivibilità degli spazi pubblici e un modello di sicurezza urbana fondato sulla prevenzione. Contraria alla funivia del Lagaccio e allo Skymetro, punta su alternative ritenute più sostenibili. Propone una forte attenzione alla tutela ambientale e al decentramento amministrativo, con più poteri ai Municipi e un ritorno al patrocinio degli eventi per i diritti civili, come per esempio il Gay Pride.
Mattia Crucioli – Avvocato genovese di 49 anni, Mattia Crucioli è stato eletto senatore con il M5S nel 2018 ma espulso nel 2021 per aver votato contro la nascita del governo Draghi. Oggi guida la lista civica Uniti per la Costituzione, con cui si era già candidato nel 2022 diventando consigliere comunale. Si presenta come alternativa indipendente ai due poli principali, con un programma articolato su tre aree: una città pacifica, con l’istituzione di un assessorato alla pace e stop ai rapporti con aziende belliche; una Genova concreta, con riduzione delle spese della macchina comunale e no a ulteriori privatizzazioni; e una città a misura d’uomo, con partecipazione reale alle scelte urbanistiche e misure di inclusione sociale. Crucioli si oppone alla realizzazione della Gronda e punta sull’ottimizzazione della rete viaria esistente.
Raffaella Gualco – Avvocata civilista con un lungo impegno nel mondo dell’associazionismo, Raffaella Gualco è la candidata civica di Genova Unita. Subentrata dopo il ritiro di Filippo Biolé, Gualco si propone come figura al di fuori degli schieramenti tradizionali. Il suo programma rifiuta le grandi opere e si concentra sulla manutenzione diffusa, sul potenziamento del trasporto pubblico, sul rilancio del commercio di prossimità e sull’efficientamento della macchina comunale. Propone più fondi per i Municipi, una scuola pubblica moderna e inclusiva, e un piano di contrasto all’inquinamento e al dissesto idrogeologico, con più verde urbano e cura dell’ambiente.
Francesco Toscano – Giornalista e avvocato calabrese, Francesco Toscano è il candidato di Democrazia Sovrana e Popolare. Già candidato alle regionali liguri del 2024, porta avanti una visione critica verso le grandi coalizioni. Il programma punta a rendere Genova attrattiva per i giovani, con trasporto pubblico potenziato e tariffe agevolate, recupero degli spazi pubblici dismessi per attività sociali e culturali, sostegno all’imprenditoria giovanile, opposizione alla speculazione edilizia e stop al cemento inutile. Toscano chiede una città più solidale, partecipata e culturalmente viva.
Antonella Marras – Impiegata e attivista dei comitati di Fegino e Borzoli, Antonella Marras è la candidata di Sinistra Alternativa (Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Sinistra Anticapitalista). Già in corsa nel 2022, presenta un programma radicale fondato su giustizia sociale, lavoro dignitoso, salario minimo legale indicizzato all’inflazione, diritto alla casa e opposizione alle spese militari. Denuncia la precarietà e la speculazione immobiliare, chiede interventi contro la turistificazione, una rete di trasporti pubblici gratuita per pensionati, disabili e studenti, e una priorità assoluta alla messa in sicurezza del territorio.
Cinzia Ronzitti – Sessantaduenne, ex commessa e sindacalista CGIL, è la candidata del Partito Comunista dei Lavoratori. Militante trotskista, si batte per una città anticapitalista, antifascista e contraria alla guerra. Propone un salario di disoccupazione, corsi professionali gratuiti per i giovani, trasporti gratuiti per le fasce deboli e un piano straordinario per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Contraria a Skymetro e funivia, sostiene invece un ritorno al tram e una politica urbanistica orientata alla solidarietà.
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