Genova 2025, Toscano si smarca dagli altri candidati: “Noi voce alternativa contro il sistema dei soliti noti”
di Matteo Cantile - Carlotta Nicoletti - Stefano Rissetto
Il candidato sindaco ha criticato il sistema politico attuale, rilanciando una visione alternativa e nazionale della partecipazione democratica
Francesco Toscano, candidato sindaco di Genova per Democrazia Sovrana Popolare, è intervenuto negli studi di TGN Today per presentare le ragioni della sua candidatura e il progetto politico del suo movimento, con una forte critica al sistema politico attuale e un appello alla riscoperta della partecipazione democratica.
Motivazioni – “Non credo nei sondaggi, mi interessa stimolare una riflessione politica profonda”, ha dichiarato Toscano, spiegando le ragioni della sua presenza a Genova. L’obiettivo, ha detto, non è quello di inseguire percentuali ma di “sensibilizzare le coscienze” in un tempo che definisce di “morte della politica”.
Critica ai blocchi tradizionali – Il candidato ha contestato l’omologazione dei principali sfidanti in campo, affermando che “i due candidati più accreditati sembrano due facce della stessa medaglia”, e ha rivendicato un’impostazione profondamente diversa, già sperimentata nella sua candidatura alle regionali del 2020.
Progetto politico – Toscano ha indicato Genova come possibile punto di partenza per una “rivoluzione culturale” e ha definito la sua proposta come alternativa ai blocchi tradizionali: “Non mi sento parte né di questo centrodestra né di questo centrosinistra. Non mi aspetto folle, ma credo sia utile fare questo lavoro”.
Alleanze – Ha parlato del rapporto con Marco Rizzo, con cui condivide la direzione del partito: “Non sono comunista, sono un democristiano moroteo. Ma ci unisce la difesa del primato della politica e dell’autonomia nazionale. Marco è rimasto coerente, non prende ordini da circuiti finanziari o militari”.
Questione democratica – L’intervento ha toccato anche temi internazionali: “Viviamo in un mondo dove, come in Grecia nel 2015 o in Romania recentemente, il voto può essere annullato se non piace ai poteri sovranazionali. Questo è inaccettabile”. Toscano ha auspicato una riflessione pubblica più ampia sulla tenuta della democrazia e il rispetto dei suoi risultati.
Temi locali e nazionali – Pur riconoscendo di non essere un esperto del territorio, Toscano ha affermato di volersi circondare di figure competenti su Genova e ha indicato alcune priorità: “Cultura, infrastrutture, questione sociale e sanità pubblica devono tornare al centro. Una buona idea politica si può calare ovunque, anche in amministrazione”.
Astensionismo e alternativa – Ha infine sottolineato la gravità del calo della partecipazione elettorale: “Il vero partito di maggioranza oggi è quello di chi non vota. La politica viene percepita come un gioco per privilegiati. Serve un’alternativa credibile e radicale, che rompa con la retorica dominante”.
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