Genoa, timore di contestazioni: i giocatori scortati fino a Bolzaneto

di Marco Innocenti

Criscito e compagni con la testa china e le bocche cucite: ad aspettarli pochi tifosi in silenzio

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E' stato un rientro a Genova mesto e alla spicciolata, quasi clandestino, quello del Genoa reduce dalla cocente sconfitta di Milano con l'Inter che esonera virtualmente mister Motta. La Freccia Rossoblù scortata dai poliziotti della Digos per timori di contestazioni è stata dirottata direttamente nel garage della società di autonoleggio di Bolzaneto e non al punto di arrivo prefissato da dove era partita, l'hotel del ritiro di fronte all'aeroporto Colombo.

Lì, poco prima di mezzanotte, alcuni dei reduci della disfatta sono giunti a bordo di due pulmini, sotto la pioggia. In tutto una decina di calciatori, fra cui capitan Criscito e Sturaro. Ad aspettarli, solo un manipolo di tifosi, per nulla intenzionati a contestare, come temevano i poliziotti, tifosi lì quasi per caso, anch'essi reduci dalla trasferta, e lì per riconsegnare un pullman noleggiato, sguardi avviliti come quelli dei calciatori. 

A volte il silenzio dice tutto. Anche di fronte al cronista che li attendeva i giocatori hanno preferito mantenere la consegna del silenzio e si sono infilati nell'albergo con la testa china, per andare poi a riprendere le auto nel garage e tornare verso le rispettive abitazioni.