Genoa, Nicola: "Ripartiamo da zero. Servono umiltà, coraggio e lavoro"

di Alessandro Bacci

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Il tecnico: "Non immaginate quanto sono onorato di allenare questo club"

Inizia l'era di Davide Nicola al Genoa. Il tecnico che sta lavorando ormai da giorni al Signorini, ha affrontato la sua prima conferenza stampa in vista della sfida con il Sassuolo. Ad accompagnare il tecnico l'ad Zarbano e il ds Marroccu. Un esordio non facile per il Grifone, anche se le sensazioni appaiono positive: "E' il quinto giorno. Le impressioni sono assolutamente positive ma perchè io arrivo in modo semplice per lo spirito di appartenenza che provo per questa piazza e per questa gente. Il momento è delicato ma ci deve dare una spinta per compiere qualcosa di importante".

Che ambiente ha ritrovato a Pegli? "Sicuramente l'ambiente è cambiato ma la passione è la stessa. Ho visto un ambiente dove ci sono stati investimenti importanti per avere ciò che il calcio moderno necessita. Dobbiamo far sì che questo sia una risorsa importante per noi".

È una missione complicata come quella di Crotone? "Sono situazioni diverse. A Crotone la squadra era inesperta e doveva prendere coscienza delle sue qualità nella categoria. Quello che fece la differenza è stata la grande capacità mentale. Non dobbiamo prendere in giro nessuno e credo che il miglior modo di essere produttivi è prendere coscienza della situazione. E' come far finta di ripartire da zero: un mini-campionato dove dobbiamo farci trovare pronti".

Cosa è successo al Genoa? "Mi sono reso conto, o meglio ho potuto constatare l'idea che mi ero fatto da fuori. Ci sono giocatori con qualità importanti però i dati non mentono. E' una squadra che ha cambiato molti modi di stare in campo pur di stare nelle stesse potenzialità. E' una squadra che l'indole di proporre gioco ma che non ha un vero e proprio equilibrio secondo le mie idee di calcio. E' chiaro che 35 gol subiti sono troppi, 17 gol fatti non sono molti. E' chiaro che il Milan con gli stessi gol fatti ha 10 punti in più. Ho visto una squadra vogliosa e che si è messa a disposizione. E' chiaro che non saremo perfetti, è chiaro che ci saranno cose che in cinque giorni non cambi ma non ci si deve focalizzare sui difetti. Dobbiamo guardare i nostri pregi e fare una strategia per i giocatori che abbiamo. Abbiamo la possibilità di fare tre partite e serviranno anche a fare una valutazione complessiva di tutta la rosa. Non sono un allenatore che ha un'idea sola ma ho i miei principi. Io voglio conquistare spazi e arrivare in area di rigore mantenendo un equilibrio quando si attacca e quando si difende. Abbiamo bisogno di un'assoluta consapevolezza da parte di tutto il gruppo di lavoro ma si sono messi tutti a disposizione".

I numeri sembrano condannare il Genoa: "C’è il rischio di non avere la necessaria tranquillità. Il nostro stadio però è importante e chi capisce quanto la gente porta può perdere tutte le paure. Sono straconvinto che la nostra gente ci darà una mano. Noi dobbiamo essere consapevoli che non possiamo avere tutto e subito ma esistono delle priorità. Serve la giusta umiltà, il giusto coraggio e la dedizione al lavoro. L'aspetto emotivo è fondamentale. L'atleta, il gruppo, lo staff che si accorge che qualcosa che non funziona deve lavorare per migliorare cosa non funziona".

Quali impressioni su Schone? "Nessuno è fuori contesto se non si vuole essere fuori contesto. E' chiaro che arriva il terzo allenatore che ha delle idee precise. Di sicuro si tratta di un giocatore con qualità ma a me interessa le priorità della squadra. Io guardo l'avversario che si deve incontrare, l'avversario e la necessità di fare una partita con grande equilibrio, un ordine impressionante: non importante chi ci sarà".

Servirà la stessa passione che metteva sul campo? "Non focalizzerei l'attenzione sul singolo ma sul gruppo. E' importante dimostrare quali sono i valori fondamentali per potersi esprimere. Io credo che non si possa fare nessun lavoro senza passione".

Il suo primo pensiero una volta arrivato a Genova? "Arrivo in un club storico e glorioso che rappresenta per me un momento di crescita dell'uomo. E' normale che ritornano alla mente ricordi e aneddoti. Non potete immaginare quanto mi senta onorato di allenare questo club".

Come stanno i nuovi arrivi? "Sono stato molto chiaro con i giocatori. Gli ho detto quello che è importante nel costruito un gruppo di lavoro. Siamo nella condizione di valutare gli effettivi. Poi c'è stato un confronto con la società ma per me ora è importante la gara con il Sassuolo. Sono curioso di vedere i frutti del lavoro di questi cinque giorni. Vogliamo partire azzerando tutto con una spinta diversa di quanto fatto finora. Le scelte le vedremo dopo l'allenamento di oggi".

Come successo a Udine arriva al genoa da subentrante: "Sia che inizi o che subentri, io voglio far bene. Tocca a me. Devo trovare la sintesi del perchè non sono state fatte alcune cose. Ho detto alla società che non è un problema di modo di stare in campo. E' chiaro che quando si chiuderà il cerchio, sapremo con certezza".

Il punto sugli infortunati? "Abbiamo recuperato dei giocatori che avevano avuto delle problematiche. Dopo l'allenamento di oggi avremo la certezza del margine di quale sarà il gruppo. Al di là di questo, io sono arrivato il 29 dicembre e ho considerato tutti. Poi sarà il momento di capire di chi può dare delle garanzie per portare avanti un certo tipo di progetto".

Che squadra è il Sassuolo? "Mi aspetto una squadra in crescita, con una sua fisionomia. E' una squadra che gioca e ti concede. Dobbiamo esser bravi a capire che hanno dei pregi e, come tutte le squadre, dei difetti. Dobbiamo impostare la partita nel modo in cui abbiamo studiato in questi giorni. Mi aspetto una squadra che ha delle qualità tecniche, sa palleggiare e ripartire. Una squadra che ha messo in difficoltà squadre importanti".

Cosa si aspetta dalla sua squadra "Dai miei ragazzi mi aspetto quello che ho detto a voi: la consapevolezza che la situazione è delicata. Il mio gioco prevede in questo momento una gestione della palla che sia ad un attacco dello spazio diretto. Io so benissimo che chi ho a disposizione in questo momento ha determinate caratteristiche e la mia qualità deve essere adattare la struttura di gioco alla squadra. Ogni partita che arriverà dobbiamo affrontarla nel miglior modo possibile".