Gasperini, il maestro lascia il posto all'allievo Juric: il croato nuovo tecnico dell'Atalanta
di Stefano Rissetto
Insieme prima al Crotone e poi al Genoa, hanno un rapporto consolidato da molte affinità non solo tattiche

Da allievo a successore: Ivan Juric è stato scelto dall’Atalanta per raccogliere l’eredità di Gian Piero Gasperini, passato alla Roma. Dopo una selezione che ha visto tra i candidati anche profili come Thiago Motta e Raffaele Palladino, anch'essi legati al tecnico di Grugliasco che li aveva allenati al Genoa, la dirigenza bergamasca ha deciso di affidarsi a chi meglio conosce la filosofia del tecnico uscente. Juric si lega alla Dea con un contratto biennale, si dice per 2 milioni annui. Nel suo recente passato, due esperienze non facili: una breve parentesi sulla panchina della Roma, prima del ritorno di Claudio Ranieri, e una stagione al Southampton conclusasi con la retrocessione del club in Championship.
La scelta di Juric non è casuale: il suo percorso è intrecciato a doppio filo con quello di Gasperini, in un rapporto nato nel 2003 ai tempi del Crotone in Serie C. Insieme, conquistarono la promozione in B. Successivamente, fu lo stesso Gasperini a volerlo al Genoa, dove Juric collezionò oltre duecento presenze sotto la sua guida, su un totale di 365 partite giocate in carriera. Appesi gli scarpini al chiodo nel 2010, Juric intraprese subito la carriera da allenatore, partendo dalla Primavera del Genoa, per poi seguire Gasperini come assistente sia nell’esperienza lampo all’Inter sia nella breve avventura al Palermo. “Da lui ho appreso tutto ciò che so del mestiere”, aveva dichiarato tempo fa Juric. “Siamo diversi per carattere e approccio, ma in campo ho imparato solo da lui.” Parole che confermano la profonda influenza del suo mentore sul suo modo di intendere il calcio.
Dopo aver brillato come calciatore, al Genoa Juric ha avuto avventurosa esperienza come tecnico della prima squadra. Il 28 giugno 2016 viene assunto da Preziosi come allenatore responsabile. L'inizio è promettente: nel girone d’andata il suo Genoa mette in mostra buone prestazioni, impreziosite dalle vittorie casalinghe contro due big del campionato, Milan (3-0) e Juventus (3-1). Tuttavia, la seconda metà di stagione si rivela complicata: nelle ultime dieci gare la squadra raccoglie soltanto due punti. La pesante sconfitta per 5-0 contro il fanalino di coda Pescara, il 19 febbraio 2017, costa il posto a Juric, con il Genoa al sedicesimo posto. Al suo posto subentra Andrea Mandorlini. Poco meno di due mesi dopo, il 10 aprile, il club decide di affidargli nuovamente la guida tecnica, esonerando Mandorlini. Juric riesce a centrare la salvezza aritmetica con una giornata d’anticipo, battendo 2-1 il Torino.
Confermato anche per la stagione 2017-2018, il suo secondo mandato si interrompe il 5 novembre 2017. Dopo la sconfitta per 2-0 nel derby contro la Sampdoria e con la squadra ferma a sei punti dopo dodici giornate, il Genoa decide di esonerarlo di nuovo. Questa volta, la panchina passa a Davide Ballardini.
Un anno dopo, il 9 ottobre 2018, Juric viene richiamato per la terza volta, subentrando proprio a Ballardini. All’epoca, il Genoa naviga a metà classifica con 12 punti e una gara da recuperare. Al suo esordio, il 21 ottobre, ottiene un prezioso pareggio per 1-1 contro la Juventus capolista, interrompendo la serie di otto vittorie consecutive dei bianconeri. Ma il buon inizio non basta: nei successivi sei turni arrivano solo due pareggi, e il 7 dicembre 2018, dopo l'eliminazione ai rigori in Coppa Italia contro la Virtus Entella, Juric viene sollevato dall’incarico per la terza volta. La sua esperienza in rossoblù si chiude con l’arrivo di Cesare Prandelli. Da allora Juric guiderà Verona, Torino, Roma, Southampton e adesso Atalanta.
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