Galata, "Notte di mare e di memorie": chiusura con viaggio notturno a bordo del piroscafo 'Città di Torino'

di Stefano Rissetto

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Sabato 26 luglio il museo si trasforma in teatro di storie, migrazioni e memoria collettiva. Omaggio finale all’Andrea Doria

Galata, "Notte di mare e di memorie": chiusura con viaggio notturno a bordo del piroscafo 'Città di Torino'

Dopo due serate da tutto esaurito, il ciclo “Notte di Mare e Memorie” giunge alla sua conclusione. L’appuntamento finale è previsto per sabato 26 luglio alle ore 21, al Galata Museo del Mare, con un evento immersivo dedicato alla vita a bordo del piroscafo Città di Torino, simbolo delle migrazioni italiane tra Ottocento e Novecento.

Ideato e condotto dal direttore del museo Pierangelo Campodonico, il format ha trasformato il Galata in un luogo da esplorare in condizioni inedite: al buio, accompagnati solo dalla luce delle torce e dalle suggestioni del racconto. Un’esperienza sensoriale e narrativa che ha coinvolto il pubblico in un percorso intimo attraverso la storia marittima e migratoria dell’Italia.

Il terzo e ultimo appuntamento, intitolato “Vita sul Piroscafo delle Migrazioni”, condurrà i partecipanti all’interno della ricostruzione in scala reale del Città di Torino, nel cuore del padiglione MeM – Memoria e Migrazioni, uno spazio museale di oltre 1.200 m² con installazioni multimediali e scenografiche. Tra valigie di cartone, sogni spezzati e speranze sospese, i visitatori vivranno in prima persona il viaggio di una comunità in movimento, tra Genova, Ellis Island, Argentina e Brasile.

“Abbiamo immaginato queste serate come viaggi narrativi e sensoriali nel cuore del nostro museo”, racconta Campodonico. “Visitare le sale al buio, illuminati solo dalle torce, cambia il modo di ascoltare le storie e guardare gli spazi: rende l’esperienza viva, profonda, quasi teatrale. È un modo per riscoprire il museo come luogo di emozione e racconto”.

Il momento conclusivo della serata sarà dedicato alla memoria: alle 23:10, in corrispondenza con l’anniversario dell’affondamento dell’Andrea Doria (26 luglio 1956), i partecipanti saliranno al quarto piano del museo, dove la campana di bordo sarà suonata in un atto collettivo di ricordo e riflessione.

L’evento ha una durata di circa un’ora e mezza ed è riservato a un massimo di 25 partecipanti. La visita si svolge interamente al buio e non è consigliata a persone con mobilità ridotta o calzature inadeguate.

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