Frasi choc durante Psg-Basaksehir, Jorje Jesus: "Qualsiasi cosa dici su nero è razzismo"
di Redazione
Il calcio europeo travolto dal più clamoroso caso di razzismo da parte del quarto uomo, il tecnico del Benfica però va controcorrente...
Il calcio europeo travolto dal piu' clamoroso caso di razzismo: un quarto uomo e' accusato di aver dato del 'negro' a un giocatore in panchina, e il Basaksehir prima e il Paris Saint Germain a seguire lasciano il campo del Parco dei Principi, sospendendo la partita di Champions League, che pure al momento era decisiva. Erdogan denuncia "un razzismo inaccettabile" e invita l'Uefa a intervenire.
Insomma, un caso internazionale, dove l'incrocio tra la squadra di Parigi e quella di Istanbul, dopo le crisi diplomatiche dei mesi scorsi, stavolta e' solo una coincidenza geografica. Dopo quasi due ore di stop e trattative, nel braccio di ferro con il Basaksehir per cacciare dallo stadio l'assistente dell'arbitro, tutto rinviato, con la Uefa che annuncia l'apertura di un'inchiesta "Perche' mi chiami negro? Perche'?".
Il grido ripetuto contro il quarto uomo Uefa da Pierre Webo, ex attaccante del Camerun e ora viceallenatore a Istanbul col Basaksehir, rimarra' a lungo nella lista più buia del calcio europeo, nell'anno del Black Lives Matter. Il caso scoppia a Parigi, in un Parco dei Principi che nel vuoto di pubblico ha fatto rimbombare tutto il caos in campo, ed e' clamoroso. Un giudice di gara, il romeno Sebastian Colţescu, accusato di frasi razziste dall'attaccante Demba Ba, seduto in panchina; le lite col viceallenatore; la sua espulsione, una parapiglia di diversi minuti alle fine i giocatori che abbandonano il campo: prima quelli del Basaksehir, poi anche quelli del Psg. E la partita resta appesa anche oltre il limite fissato dall'Uefa, alle 22, per la richiesta dei turchi di cacciare dal campo quell'assistente dell'arbitro romeno Hategan.
Controcorrente il tecnico del Benfica Jorge Jesùs: "Va molto di moda parlare di razzismo, ma io come libero cittadino ho il diritto di pensarla alla mia maniera. Per esprimere un giudizio completo dovrei sapere cosa è successo esattamente ieri a Parigi, ma diciamo che oggi qualsiasi cosa dici su un nero viene sempre presa come un segnale di razzismo".
Non usa mezze misure Jorge Jesùs, che dopo aver vinto tutto in Sudamerica l'anno scorso con il Flamengo, è tornato in patria e domani guiderà gli 'encarnados' nella sfida di Europa League a Liegi contro lo Standard. "Ma se dici la stessa cosa su un bianco - aggiunge Jesùs -, allora non è razzismo. Ormai nel mondo ha preso piede un certo tipo di onda".
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