Fornitura materie prime critiche, l'Italia Paese più a rischio
di R.S.
L’obiettivo è ridurre la vulnerabilità delle forniture globali e rafforzare la competitività industriale attraverso economia circolare e partnership strategiche
Secondo il Rapporto Strategico “La geopolitica delle Materie Prime Critiche”, presentato da Iren a Ecomondo e realizzato da Teha Group, l’Italia è la nazione europea più a rischio per la dipendenza dalle materie prime critiche: il 31% del suo PIL, pari a 675 miliardi di euro, dipende da settori che ne fanno uso.
Con un investimento di 2,6 miliardi nella filiera del riciclo, il Paese potrebbe coprire fino al 66% del proprio fabbisogno, diventando un hub europeo per il recupero delle materie prime seconde. L’obiettivo è ridurre la vulnerabilità delle forniture globali e rafforzare la competitività industriale attraverso economia circolare e partnership strategiche.
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