Flotilla, i genovesi José Nivoi e Pietro Queirolo Palmas tra i fermati. Famiglie chiedono intervento governo italiano
di red. cronaca
"Intervenite al più presto per difendere un vostro cittadino e condannare l’operato di un premier sul quale pende un mandato d’arresto della CPI per genocidio"
Due cittadini genovesi, José Nivoi (a sinistra) e Pietro Queirolo Palmas (a destra), sono stati sequestrati la scorsa notte dalla Marina israeliana durante l’assalto alla Global Sumud Flottilla, una missione umanitaria pacifica diretta verso Gaza. I due si trovavano a bordo delle imbarcazioni Morgana e All In, attaccate in acque internazionali secondo quanto riferito dalle famiglie.
In una lettera pubblica, i genitori di Pietro Queirolo Palmas, Sara Urgeghe e Luca Queirolo Palmas, denunciano quanto accaduto: "Con la presente vi comunichiamo che nostro figlio Pietro, a bordo della All In, è stato sequestrato da militari israeliani in acque internazionali, in contrasto con le norme marittime. Tale sequestro è avvenuto alle ore 22:15, momento in cui abbiamo perso ogni comunicazione con lui. Nel suo ultimo messaggio ci avverte che sono stati colpiti con getti d'acqua a pressione e sostanze urticanti, nonostante non opponessero alcuna resistenza. Vi chiediamo di intervenire al più presto per difendere un vostro cittadino e condannare l’operato di un primo ministro sul quale pende un mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale per genocidio".
Chi sono i due attivisti - José Nivoi è uno dei portuali più noti del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (Calp) di Genova, figura di riferimento per il sindacato Usb nel porto. Da anni è impegnato nella lotta contro il traffico di armi e la filiera bellica che passa attraverso lo scalo genovese. Recentemente aveva collaborato con l’associazione Music For Peace per una raccolta solidale che ha coinvolto migliaia di cittadini, raggiungendo il record di 800 tonnellate di generi alimentari destinati alla popolazione palestinese.
Pietro Queirolo Palmas, 23 anni, è diplomato all’Istituto Nautico San Giorgio e lavora come marittimo su navi internazionali. È attivista per i diritti umani e ambientali. Nel suo ultimo messaggio postato sui social, prima dell’interruzione dei contatti, descriveva l’avvicinamento di una nave israeliana: "Stanno accostando la nave alla nostra sinistra usando o un cannone ad acqua o dei lacrimogeni. Non sappiamo cosa sia, ci mettiamo le maschere per sicurezza".
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