Florovivaismo, in primavera il Covid ha causato un crollo del 100% per le imprese Liguri
di Redazione
"Ora rischia anche la produzione di Stelle di Natale", dichiara il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri
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La natura segue sempre il proprio corso, detta i tempi e non attende le esigenze dell'uomo. Nemmeno quelle dovute ad un'emergenza sanitaria. Lo sanno bene i tanti florovivaisti della Liguria che, dopo un primo lockdown dagli effetti disastrosi sulle vendite, adesso nutrono forti preoccupazioni in vista delle feste natalizie. "Il florovivaismo nel primo lockdown ha visto completamente distrutte tutte quelle coltivazioni, programmate da tempo, per arrivare alla vendita in primavera - dichiara Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria - Il problema è che queste rappresentano circa il 70% della produzione dell'intero anno. Le produzioni floricole sono beni molto deperibili e non si può né congelarli né ritardarne la fioritura. Quando si è deciso di chiudere, anche solo a causa del calo delle vendite dovuto all'annullamento di cerimonie ed eventi, a cui si deve aggiungere ad esempio la difficoltà nei trasporti, le aziende hanno visto crollare, anche del 100% le loro vendite. Questo secondo blocco rischia di mettere alla corda le aziende, che con grande difficoltà sono riuscite a ripianificare la produzione ed ora si vedono a grandissimo rischio in vista del secondo periodo più importante, dopo la primavera, che è quello natalizio, con ad esempio le Stelle di Natale o i ciclamini per la vaseria".
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